19 Settembre 2012

Aronia, le bacche con il più alto potere antiossidante

by Più Vivi

I frutti dell'aronia hanno una forma e un colore molto simili ai mirtilli ma, al contrario di questi, il loro gusto è più forte e astringente. Tuttavia, le bacche di aronia possono addolcirsi con le prime gelate dell'autunno, periodo in cui raggiungono la piena maturazione.

In una classifica stilata della USDA (United States Department of Agriculture), l'aronia occupa il secondo posto (dietro ai semi di cacao) tra gli alimenti con la più alta capacità antiossidante (ORAC), perlomeno negli studi condotti in vitro.

Le specie più conosciute di questa pianta sono l'Aronia arbustifolia e l'Aronia melanocarpa (o aronia nera). Proprio l'aronia nera ha attirato l'interesse scientifico per via del suo intenso colore viola, una pigmentazione scurissima dovuta all'alta densità di fitochimici fenolici, in particolare antociani. La quantità totale di antociani all'interno delle bacche fresche di aronia è pari a 1480 mg per 100 gr, e la concentrazione proantocianidine è di 664 mg per 100 gr. Entrambi i valori sono tra i più alti mai misurati all'interno di piante.

L'aronia produce questi pigmenti principalmente nella buccia dei suoi frutti per proteggere la polpa e i semi dalla costante esposizione ai raggi ultravioletti. Assorbendo i raggi UV nello spettro blu-viola, i pigmenti filtrano l'intensa luce solare, assicurando così la rigenerazione della specie. Inoltre la colorazione particolarmente brillante attira gli uccelli e gli altri animali che, dopo aver mangiato la frutta, disperdono i semi attraverso le feci.

Gli antociani, oltre a possedere proprietà astringenti agendo da deterrente per i parassiti e contrastando le infezioni, donano all'aronia una straordinaria capacità antiossidante, in grado di combattere lo stress ossidativo nel frutto durante la fotosintesi.

Tra gli elementi presenti all'interno degli antociani sono state identificate le seguenti sostanze: cianidina-3-galattoside, epicatechina, quercetina, acido caffeico, delfinidina, petunidina, malvidina, peonidina e pelargonidina. Tutti questi elementi, tranne l'acido caffeico, sono membri della categoria dei flavonoidi dei composti fenolici antiossidanti.

► Usi e benefici

Oltre all'elevato apporto di antiossidanti, utili principalmente per contrastare i radicali liberi che danneggiano le cellule del nostro organismo, l'aronia ha una ricca concentrazione di vitamina K e vitamina C. Le bacche di questa pianta vengono maggiormente utilizzate per preparare marmellate, sciroppi, succhi di frutta e tisane (con le bacche essiccate). Inoltre, la pigmentazione viola o rossa è utile come colorante per bevande e yogurt.

Tornando all'alto potere antiossidante, sono stati condotti diversi studi che sottolineano l'importanza dell'aronia per prevenire e ridurre il rischio di malattie causate da stress ossidativo. In particolare, gli antociani dell'aronia contribuiscono a combattere il cancro del colon-retto [1], le malattie cardiovascolari [2], l'infiammazione cronica [3], l'infiammazione dell'occhio (uveite) [4], i disturbi alla mucosa gastrica (ulcera peptica) [5], e l'insufficienza epatica [6].

Fonti:

  • [1] Autori:  Lala, G., Zhao, C., Malik, M., He, J., Kwon, Y., Giusti, M. M., & Magnuson, B. A. (2006). Titolo della ricerca: Anthocyanin-rich extracts inhibit multiple biomarkers of colon cancer in rats;
  • [2] Autori:  Bell, D. R., & Gochenaur, K. (2006). Titolo della ricerca: Direct vasoactive and vasoprotective properties of anthocyanin-rich extracts;
  • [3] Autori:  Han, G.-L., Li, C.-M., Mazza, G., & Yang, X.-G. (2005). Titolo della ricerca: Effect of anthocyanin rich fruit extract on PGE2 produced by endothelial cells;
  • [4] Autori:  Ohgami, K., Ilieva, I., Shiratori, K., Koyama, Y., Jin, X.-H., Yoshida, K., Kase, S., Kitaichi, N., Suzuki, Y., Tanaka, T., & Ohno, S. (2005). Titolo della ricerca: Anti-inflammatory effects of aronia extract on rat endotoxin-induced uveitis;
  • [5] Autori:  Valcheva-Kuzmanova, S., Marazova, K., Krasnaliev, I., Galunska, B., Borisova, P., & Belcheva, A. (2005). Titolo della ricerca: Effect of Aronia melanocarpa fruit juice on indomethacin-induced gastric mucosal damage and oxidative stress in rats;
  • [6] Autori:  Valcheva-Kuzmanova, S., Galunska, B., Borisova, P., Krasnaliev, I., & Belcheva, A. (2004). Titolo della ricerca: Hepatoprotective effect of the natural fruit juice from Aronia melanocarpa on carbon tetrachloride-induced acute liver damage in rats.

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