02 Febbraio 2013

Gli Alimenti Che Contengono Più Vitamina E

by Più Vivi

La vitamina E, o tocoferolo, è formata da un gruppo di 8 composti liposolubili denominati tocotrienoli (detti anche vitamina T) e tocoferoli. La vitamina E è fondamentale per proteggere i tessuti del nostro organismo dall'ossidazione e dai dannosi radicali liberi. Oltre a svolgere una primaria attività antiossidante, tale vitamina contribuisce a proteggere dalle malattie cardiache, da diverse forme di cancro e dai danni agli occhi che occorrono con l'età (degenerazione maculare senile). Di seguito vedremo quali sono le principali fonti alimentari di vitamina E e in che quantità tale vitamina è contenuta all'interno dei cibi.

Oli vegetali

Tra le fonti migliori di vitamina E abbiamo innanzitutto i vegetali, e tra questi gli oli. In particolare, l'olio di germe di grano è al primo posto tra tutti con un apporto di vitamina E pari a circa 149 mg per 100 grammi di prodotto [1]. Seguono l'olio di girasole (41 mg/100g) [2], l'olio di palma (16 mg/100g) [3], l'olio d'arachide (15,6 mg/100 g) [4], l'olio di mais (14 mg/100 g) [5], e l'olio d'oliva (14,3mg/100g) [6].

Semi di girasole

I semi di girasole possono costituire davvero un ottimo spuntino, con un contenuto di vitamina E pari a circa 33,2mg/100g. Questi semi hanno un gusto molto delicato, quindi sono l'ideale per arricchire insalate zuppe e contorni. Sarebbe davvero un peccato non approfittare dei tanti benefici di questi gustosissimi semi.

Paprika

Aggiungere un po' di piccantezza ai propri piatti aiuta non solo a renderli più saporiti, ma anche ad arricchirli di vitamine E. La paprica contiene quasi 30 mg/100g di alfa tocoferolo.

Mandorle

Parlando di sapore delicato, non si può non pensare alle mandorle, anch'esse ricche di vitamina E, circa 24,7mg/100g. Inoltre, con l'alto contenuto di omega-3, questa frutta secca rappresenta una vera e propria fonte della giovinezza, a patto che sia consumata con moderazione.

Altra frutta secca: nocciole, arachidi e pinoli

Le nocciole e le arachidi sono anch'esse una buona fonte di tocoferolo, e ne apportano rispettivamente circa 15mg/100g e 8,3mg/100g.

I pinoli, uno degli ingredienti fondamentali del pesto, sono ottimi da mangiare anche da soli oppure in aggiunta a insalate. Questi semi forniscono 9,3mg/100g di vitamina E.

Basilico e origano essiccati

Alcuni condimenti tipici della tradizione culinaria mediterranea come il basilico e l'origano possono dare un buon contributo di vitamina E. Queste erbe essiccate ne contengono rispettivamente 10mg/100g e 18mg/100. Altre erbe essiccate ricche di vitamina E che usiamo molto nella nostra cucina sono la salvia, il timo, il prezzemolo e il cumino.

Avocado

La frutta fresca con il più elevato apporto di tocoferolo è l'avocado, con circa 2,1mg/100g. Chi è particolarmente goloso sarà felice di sapere che le albicocche secche hanno anch'esse un alto contenuto di vitamina E, con circa 4,5mg/100g.

Verdure verdi

Anche alcune verdure verdi contengono buone quantità di vitamina E, come per esempio gli spinaci (2mg/100gr), le bietole (1,9mg/100gr), e i broccoli (0,8mg/100gr).

Vitamina E: 10 delle fonti alimentari migliori e carenza

Nell'immagine qui sotto, riassumiamo 10 delle fonti alimentari migliori di vitamina E e illustriamo anche quali sono i segni e sintomi principali della carenza di vitamina E.

Vitamina E: Fonti Alimentari Migliori - Carenza, Segni E Sintomi

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