La cannella o cinnamomo (Cinnamomum verum) è una spezia originaria dello Sri Lanka. Esiste anche un'altra specie di Cinnamomum conosciuta come cassia o cannella cinese (Cinnamomum cassia), la quale però non è benefica come la prima per via della sua elevatissima concentrazione di cumarina, sostanza potenzialmente dannosa per il fegato. In questo articolo, con l'aiuto di ricerche scientifiche, vedremo quali sono i benefici della cannella.
Proprietà antiossidanti della cannella
La cannella è ricchissima di composti antiossidanti, tra cui i polifenoli, con un valore ORAC (Capacità di Assorbimento del Radicale Ossigeno) tra i più elevati nel mondo vegetale [1, 2, 3, 4].
Uno studio, che ha analizzato l'attività antiossidante di 26 spezie, ha messo al primo posto la cannella [5].
Un giusto equilibrio di antiossidanti nel corpo è fondamentale per proteggere l'organismo dai danni ossidativi provocati dai radicali liberi e per prevenire le malattie, anche quelle gravi.
Inoltre, grazie alle sue proprietà antiossidanti, la cannella può essere impiegata come conservante naturale [6].
Proprietà antinfiammatorie della cannella
L'infiammazione è un meccanismo di difesa necessario per combattere le infezioni e riparare i danni ai tessuti. Tuttavia, può diventare un problema quando si tratta di infiammazione cronica.
La cannella può essere utile in questo senso. La ricerca ha dimostrato che questa spezia possiede composti dalle proprietà altamente anti-infiammatorie [7, 8].
Ridotto rischio di malattie cardiovascolari
La cannella è stata collegata a un ridotto rischio di malattie dell'apparato cardiocircolatorio, che sono tra le cause più comuni di morte prematura.
È stato visto che in coloro che soffrono di diabete di tipo 2, 1 grammo (circa mezzo cucchiaino) di cannella al giorno possiede effetti benefici su alcuni marcatori del sangue. Abbassa i livelli di colesterolo totale, di lipoproteine a bassa densità (LDL) o "colesterolo cattivo", e di trigliceridi; mentre i livelli delle lipoproteine ad alta densità (HDL) o "colesterolo buono" rimangono stabili [9].
Anche una revisione di diversi studi ha concluso che una dose di cannella pari a 120 mg al giorno può portare a questi risultati, aumentando altresì le HDL [10].
Oltre a ciò, ricerche condotte sugli animali hanno dimostrato che la cannella può abbassare la pressione arteriosa [1].
Tutti questi fattori insieme possono diminuire significativamente il rischio di malattie a carico dell'apparato cardiocircolatorio.
Migliore sensibilità all'insulina
L'insulina è un ormone fondamentale per il metabolismo e per l'uso dell'energia. È inoltre essenziale per il trasporto di glucosio verso le cellule dei tessuti insulino-dipendenti, gestendo al contempo eventuali eccessi di zuccheri nel sangue.
Alcuni individui possono però risultare resistenti agli effetti dell'insulina. L'insulinoresistenza può causare problemi di salute gravi come la sindrome metabolica e il diabete di tipo 2.
La cannella può contrastare e ridurre l'insulino-resistenza, aumentando la sensibilità delle cellule all'azione dell'insulina [11, 12].
In tal modo, la cannella contribuisce a diminuire i livelli di glucosio ematico, agendo come un anti-diabetico naturale.
Proprietà anti-diabetiche della cannella
La cannella possiede proprietà ipoglicemizzanti. Oltre a ridurre la resistenza all'insulina, questa spezia può abbassare i livelli di glucosio ematico mediante altri meccanismi.
Innanzitutto, studi hanno dimostrato che la cannella diminuisce la quantità di glucosio che entra nel flusso sanguigno dopo aver consumato un pasto.
Questo perché la cannella interferisce con diversi enzimi digestivi, rallentando così la scissione dei carboidrati lungo l'apparato gastrointestinale [13, 14].
In secondo luogo, nella cannella è presente un composto in grado di imitare l'insulina e, sebbene agisca più lentamente rispetto all'ormone, favorisce l'assorbimento di glucosio da parte delle cellule [15, 16].
Numerosi studi condotti sull'essere umano hanno confermato gli effetti antidiabetici della cannella, constatando che questa spezia è utile per diminuire i valori della glicemia a digiuno del 10-29% [17, 18, 19].
La dose giornaliera consigliata ritenuta efficace a tale scopo è generalmente compresa tra 1 e 6 grammi, o circa 0,5-2 cucchiaini di cannella al giorno.
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Minore rischio di malattie neurodegenerative
La malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson sono due tra le malattie neurodegenerative più comuni. Queste malattie sono caratterizzate da un progressivo deterioramento neuronale.
Nella cannella sono stati scoperti due composti che sembrano inibire l'accumulo nel cervello di una proteina nota come Tau, che rappresenta uno dei tratti distintivi del morbo di Alzheimer [20, 21, 22].
In alcuni esperimenti condotti sui topi affetti dal Parkinson, la cannella ha aiutato a proteggere i neuroni, ha normalizzato i livelli dei neurotrasmettitori e ha migliorato la funzione motoria [23].
Sono comunque necessarie ulteriori ricerche sull'essere umano per comprendere meglio come la cannella possa aiutare a ridurre efficacemente il rischio di malattie neurodegenerative.
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Proprietà anti-cancro della cannella
Diversi sono gli studi effettuati per stabilire i potenziali effetti benefici della cannella nella prevenzione e nel trattamento del cancro, ma quasi tutti gli esperimenti sono stati condotti in provetta o sugli animali.
Secondo tali ricerche, gli estratti di cannella aiutano a proteggere l'organismo da diversi tipi di cancro [24, 25, 26, 27, 28].
Uno studio sui topi con il tumore del colon-retto ha constato che la cannella è in grado di attivare enzimi disintossicanti nel colon, ostacolando così la crescita del cancro [29].
Tali risultati sono stati supportati anche da esperimenti in vitro, che hanno dimostrato che la cannella può effettivamente innescare un'azione antiossidante che protegge le cellule del colon umano [30].
Detto questo, sono necessari ulteriori studi sull'essere umano per confermare le proprietà antitumorali della cannella.
Proprietà antibatteriche e antimicotiche della cannella
Nella cannella è presente l'aldeide cinnamica, un composto attivo che aiuta a contrastare le infezioni causate da funghi e batteri.
Per esempio, l'olio essenziale di cannella può essere utile per trattare efficacemente le infezioni a carico dell'apparato respiratorio provocate dai funghi. Può altresì inibire la crescita di diversi batteri, tra cui quelli appartenenti ai generi Listeria e Salmonella [31, 32].
Le prove sono tuttavia limitate, e finora non è stato ancora dimostrato che la cannella è in grado di combattere le infezioni in altre parti del corpo.
Inoltre, grazie ai suoi effetti antimicrobici, la cannella può essere utile anche per prevenire la carie dentaria e diminuire l'alitosi [33, 34].
Proprietà antivirali della cannella
Secondo alcuni studi, la cannella possiede proprietà antivirali [35].
Nello specifico, la cannella appartenente alla specie cassia può essere d'aiuto per contrastare l'HIV-1, il ceppo più comune del virus dell'immunodeficienza umana (HIV) [36, 37].
Uno studio in vitro ha constatato che la cannella è stato il trattamento a base di erbe più efficace per le cellule infettate dall'HIV [38].
Sono necessari ulteriori studi sull'essere umano per capire bene come la cannella possa essere un valido ed efficace aiuto contro l'HIV.
In conclusione, la cannella è una delle spezie più salutari e gustose da poter usare in cucina, come condimento in stecca o in polvere o anche sotto forma di olio essenziale. È utile per ridurre i livelli di glucosio ematico e i fattori di rischio di malattie dell'apparato cardiocircolatorio. Inoltre, è ricco di composti antiossidanti, antinfiammatori, antimicrobici, antimicotici e antivirali, e possiede potenziali effetti anti-cancro. Tra le due varietà, si consiglia di acquistare la cannella Cinnamomum verum, non la cassia, poiché quest'ultima contiene dosi molto più alte di cumarina, un composto che potrebbe causare danni al fegato.