La carragenina è un ingrediente comunemente usato in vari prodotti acquistabili al supermercato, tra cui il latte di soia e di mandorle, lo yogurt e altri cibi e bevande. Si tratta di un additivo alimentare ottenuto da un'alga rossa nota come carragheen. La carragenina viene utilizzata principalmente come gelificante, stabilizzante, addensante ed emulsionante, per cui si trova spesso nei budini, nei dessert e anche in prodotti non alimentari come il dentifricio. Ma questo additivo fa male o è sicuro?
Che cos'è la carragenina?
Abbiamo detto che la carragenina si ottiene da un'alga rossa. Secondo la ricercatrice Joanne Tobacman, dottoressa in Medicina e professoressa associata in medicina clinica presso la University of Illinois School of Medicine di Chicago, anche se la carragenina deriva da una fonte naturale, sembra essere particolarmente dannosa per l'apparato digerente poiché innesca una risposta immunitaria simile a quella che avviene nel corpo umano a seguito di un'invasione da parte di agenti patogeni come la Salmonella. Tale reazione causa un'infiammazione, che a sua volta può portare a ulcere ed emorragie [1].
Inoltre, secondo un altro studio condotto sempre dalla dottoressa Tobacman su animali da laboratorio vi è una connessione tra la carragenina e il tumore gastrointestinale [2]. La dottoressa Tobacman è altresì coinvolta in alcune ricerche ancora in corso finanziate dal National Institutes of Health che stanno studiando gli effetti della carragenina sulla colite ulcerosa e su altre malattie come il diabete.
Le preoccupazioni legate alla carragenina come additivo alimentare non sono nuove. Già dagli anni '60, i ricercatori hanno iniziato a trovare collegamenti tra l'ingrediente e le malattie gastrointestinali negli animali da laboratorio, tra cui la colite ulcerosa, le lesioni intestinali e il tumore al colon.
La dottoressa Joanne Tobacman è uno dei principali ricercatori nel campo della salute dell'apparato digerente. Come già accennato in precedenza, la carragenina è una causa dell'infiammazione. La Tobacman spiega che tutte le forme di carragenina sono in grado di causare l'infiammazione. L'infiammazione cronica è alla base di molte malattie gravi, come l'Alzheimer, il Parkinson e il cancro.
La Tobacman ha anche detto che la carragenina veniva usata nei laboratori per provocare infiammazione nei tessuti per testare le proprietà anti-infiammatorie di nuovi farmaci. Inoltre, ha riferito che quando i topi da laboratorio sono esposti anche a basse concentrazioni di carragenina, dopo 18 giorni sviluppano un'intolleranza al glucosio e un'alterata azione insulinica, e quindi anche un rischio elevato di diabete [3].
A tutto questo però bisogna aggiungere che esistono due tipi di carragenina. E a questo punto le cose si complicano leggermente.
Carragenina degradata e non degradata
Esistono due forme di carragenina: la carragenina degradata e la carragenina non degradata. Quella non degradata è approvata per l'uso negli alimenti, mentre quella degradata non lo è.
La carragenina degradata è anche chiamata "poligeenan" ed è quella che solitamente si usa negli studi. Alcuni sostengono che molte delle ricerche condotte sugli animali sono state fatte utilizzando proprio il poligeenan e non la carragenina non degradata [4].
La differenza significativa sta nel fatto che, mentre il poligeenan può causare il cancro anche da solo quando somministrato in concentrazioni sufficientemente elevate, la carragenina non degradata può solo accelerare la formazione del cancro se somministrata con un cancerogeno, ma non causare il cancro. In altre parole, non è stato dimostrato che la carragenina usata negli alimenti ha causato il cancro negli animali, e quindi non è considerato un agente cancerogeno, contrariamente a quanto molti credono.
In conclusione, la carragenina usata negli alimenti potrebbe essere dannosa, specialmente se consumata con regolarità. Alcune persone possono essere particolarmente sensibili e reagire negativamente a questo ingrediente, mostrando sintomi come disturbi digestivi, eruzioni cutanee, e altri problemi di salute. Dato che le ricerche legate alla carragenina non hanno ancora fornito risultati chiari sul fatto che possa essere o meno un agente cancerogeno, il consiglio è quello di evitare il più possibile i prodotti alimentari che contengono la carragenina, tanto più per il fatto che non fornisce alcun valore nutrizionale e alcun beneficio ma serve solo a dare consistenza agli alimenti.
Dove si trova la carragenina?
La carragenina si trova in diversi prodotti alimentari e non. Basta leggere le etichette e cercare l'ingrediente, che talvolta può essere indicato anche solo con la sigla E407 oppure in inglese "carrageenan" o anche carraghenina. In genere, la carragenina si trova nelle creme, nella panna, in alcuni prodotti caseari come lo yogurt, nei dessert, nei gelati, nel latte di soia e di mandorle, nel paté e nella carne trasformata, in alcune bevande gassate e birre, ma anche in prodotti non commestibili come il dentifricio, lo shampoo e i lubrificanti.