La plasticità cerebrale può essere modificata dai fattori dietetici, con un impatto sulla salute del sistema nervoso centrale e sulle malattie a esso legate. La dieta infatti influenza gli eventi molecolari legati alla gestione del metabolismo energetico e alla plasticità sinaptica. Pertanto, mangiare i giusti alimenti, insieme a un'attività fisica regolare, aiuta a migliorare il sistema nervoso e a contrastare disturbi neurologici e cognitivi.
Pesce grasso e frutta secca
I pesci grassi (oleosi) come sgombro, salmone, aringa e tonno, e la frutta secca come mandorle, anacardi, noci, nocciole e pinoli contengono elevate quantità di acidi grassi omega-3. Tra questi acidi grassi, l'acido docosaesaenoico (DHA) costituisce uno dei componenti fondamentali delle membrane neuronali; la formazione di nuova membrana è un passo essenziale per la riparazione dei circuiti neurali danneggiati dopo una lesione cerebrale o midollare. Secondo diversi studi, gli acidi grassi omega-3 sono necessari per contrastare il conseguente deterioramento dovuto alle lesioni cerebrali [Journal of Neurotrama] e del midollo spinale [Brain: A Journal of Neurology]. In questi processi, il DHA può quindi contribuire a sostenere la fluidità della membrana sinaptica, elevare i livelli della omeostasi, ridurre lo stress ossidativo, nonché regolare la segnalazione cellulare [Lipids].
Oltre al pesce grasso e alla frutta a guscio, gli omega-3 sono presenti in buone quantità anche nei semi oleosi come i semi di girasole, i semi di zucca e i semi di lino tritati, nei semi di chia, e nelle alghe.
Frutta, verdura e spezie
Frutta, verdura e spezie sono ricche di polifenoli, un insieme di sostanze organiche naturali presenti nei vegetali costituito da più gruppi fenolici. I polifenoli possiedono straordinarie proprietà antiossidanti, e tra i principali gruppi che agiscono positivamente sul sistema nervoso centrale abbiamo i flavonoidi e i curcuminoidi.
Flavonoidi - frutta e verdura di stagione
I flavonoidi si trovano nella maggior parte della frutta e della verdura. Questi antiossidanti svolgono effetti positivi sulla cognizione e sul trattamento delle patologie e delle lesioni cerebrali [Genes & Nutrition]. I meccanismi attraverso i quali i flavonoidi esercitano la loro azione di riparazione neurale sono diversi; per esempio, attraverso la promozione della segnalazione neuronale e l'aumento della produzione di agenti antiossidanti e anti-infiammatori. In maniera del tutto simile all'azione svolta dagli acidi grassi omega-3, gli antiossidanti contenuti nei frutti di bosco hanno un impatto positivo sulla riduzione del deterioramento cognitivo [Nutritional Neuroscience].
Si consiglia di consumare frutta e verdura di stagione, preferibilmente biologiche, poiché hanno un contenuto maggiore di antiossidanti e altri nutrienti essenziali per la nostra salute.
Curcumina - curcuma e curry
La curcumina è il principale curcuminoide, e si trova in elevate concentrazioni nel rizoma, o radice, della curcuma. Tale spezia viene impiegata molto nella cucina indiana e costituisce altresì uno degli ingredienti principali del curry. La curcuma è una delle migliori spezie per la salute del cervello e del sistema nervoso centrale poiché svolge un'elevata azione antiossidante e antiinfiammatoria. Secondo diverse ricerche, tra cui una pubblicata sulla rivista scientifica Advances in Experimental Medicine and Biology, la curcumina è utile per inibire le malattie autoimmuni agendo sulle citochine infiammatorie. Oltre a ciò, la curcumina previene e contrasta la formazione di placche. La curcumina è altresì utile per combattere il diabete, prevenire l'Alzheimer e altre malattie croniche.
Resveratrolo - frutti di bosco, uva e succo d'uva
Il resveratrolo è un polifenolo comunemente contenuto nei frutti di bosco, nell'uva e nel vino rosso. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of vascular surgery il resveratrolo è utile per ridurre lo stress ossidativo nel midollo spinale dopo una lesione da ischemia/riperfusione. Il resveratrolo ha diversi effetti positivi in tutto l'organismo umano tra cui: protezione delle cellule di cuore, cervello e reni, aumento dell'apoptosi, e riduzione della crescita tumorale [BioFactors]. Inoltre, è interessante notare che i meccanismi neuroprotettivi del resveratrolo sembrano derivare dalla sua effettiva capacità di promuovere l'omeostasi calorica agendo sui mitocondri, il che si traduce in un basso stress ossidativo e in una più efficiente funzione neuronale [Journal of radiation research].
Tè verde
Il tè verde è ricco di flavonoidi, in particolare catechine come: epigallocatechina-gallato, epigallocatechina, epicatechina ed epicatechina-3-gallato. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che un consumo regolare di tè verde porta a una riduzione del deterioramento cognitivo nonché a una retrocessione di alcuni degli effetti degenerativi dovuti all'invecchiamento [Neurobiology of aging]. Le catechine del tè verde sono potentissimi antiossidanti che, se consumati quotidianamente, aiutano a prevenire la perdita di memoria e a contrastare il danno ossidativo del DNA [Biogerontology]. I risultati di altri studi dimostrano che i polifenoli del tè verde sono anche in grado di proteggere la permeabilità della barriera emato-encefalica dopo un'ischemia cerebrale [Neurological research]. In generale, si può affermare che un consumo regolare di tè verde è associato a una minore diffusione di deficit cognitivo e demenza negli esseri umani [The American Journal of Clinical Nutrition].
Si ricorda che gli alimenti per migliorare e rinforzare il sistema nervoso centrale visti qui sopra devono far parte di una dieta sana ed equilibrata affinché si possa preservare la salute di tutto l'organismo.