25 Ottobre 2017

Cosa Mangiare Durante E Dopo L'Assunzione Di Antibiotici

by Maria Chiara Rossi

Gli antibiotici rappresentano una potente linea di difesa contro la diffusione dei batteri, ma a volte possono causare non pochi effetti collaterali, come la diarrea, l'alterazione della flora batterica intestinale, e danni al fegato. Con una giusta alimentazione è possibile ridurre questi effetti indesiderati. In questo articolo vedremo quali cibi mangiare e quali evitare durante e dopo l'assunzione di antibiotici.

Cosa sono gli antibiotici?

Prima di elencare gli alimenti migliori da mangiare quando si è sotto antibiotici, è importante capire bene cosa sono gli antibiotici e quali effetti hanno sul nostro organismo.

L'antibiotico è un tipo di farmaco usato per contenere e trattare le infezioni batteriche. La parola "antibiotico" deriva dal greco e significa letteralmente "contro la vita". In questo senso, l'antibiotico agisce proprio andando a eliminare i batteri e a impedirne lo sviluppo, prevenendo così la diffusione dell'infezione.

Esistono diversi tipi di antibiotici. Alcuni sono ad ampio spettro, il che significa che agiscono su una vasta gamma di batteri che causano malattie. Altri invece sono pensati per uccidere solamente alcune specie di batteri.

Gli antibiotici sono molto importanti ed efficaci nel trattamento delle infezioni gravi. Tuttavia, possono causare alcuni effetti negativi e risultare dannosi per la nostra salute, soprattutto se se ne fa un uso incontrollato.

Innanzitutto, un consumo eccessivo di antibiotici può danneggiare il fegato. Uno studio ha dimostrato che gli antibiotici sono tra i farmaci più comuni che causano lesioni epatiche [1, 2].

Gli antibiotici possono anche esercitare effetti negativi sui trilioni di batteri e di altri microrganismi benefici che vivono nell'intestino. L'insieme di tali batteri forma il microbiota intestinale. Gli antibiotici, oltre a uccidere i batteri che causano le malattie, eliminano anche i batteri sani, necessari per una buona flora intestinale e per la salute dell'apparato digerente [3, 4, 5].

Prendere troppi antibiotici può modificare drasticamente la composizione del microbiota intestinale, in particolare durante i primi anni di vita [6, 7, 8]. In alcuni casi, può bastare anche solo una settimana sotto antibiotici per stravolgere il microbiota fino a un anno [9].

Vari studi hanno dimostrato che le alterazioni al microbiota intestinale causate dall'uso eccessivo di antibiotici durante i primi anni di vita possono addirittura aumentare il rischio di obesità [10].

Inoltre, l'abuso di antibiotici può portare alla resistenza agli antibiotici, per cui i batteri diventano resistenti al farmaco antibiotico che dovrebbe ucciderli [11].

Infine, con lo stravolgimento della flora batterica intestinale, gli antibiotici possono causare effetti collaterali strettamente correlati all'apparato gastrointestinale, tra cui la diarrea [12].

Probiotici durante e dopo l'assunzione dell'antibiotico

Come appena detto, l'assunzione di antibiotici può alterare il microbiota intestinale, causando la diarrea associata agli antibiotici, soprattutto nei bambini. Fortunatamente, molti studi hanno dimostrato che ingerire probiotici (batteri benefici) può ridurre il rischio di diarrea associata agli antibiotici [13, 14].

Una revisione di 23 studi che hanno coinvolto quasi 400 bambini ha scoperto che l'assunzione di probiotici insieme agli antibiotici potrebbe ridurre il rischio di diarrea di oltre il 50% [15]. Una revisione più ampia di 82 studi condotti su oltre 11000 persone ha osservato risultati simili sia negli adulti sia nei bambini [16].

Questi studi hanno dimostrato che i probiotici Lactobacilli e Saccharomyces sono stati particolarmente efficaci nel contrastare gli effetti indesiderati degli antibiotici. Tuttavia, dato che i probiotici sono generalmente essi stessi dei batteri, possono essere anch'essi uccisi dagli antibiotici se presi insieme. Quindi, è consigliabile ingerire gli antibiotici e i probiotici a poche ore di distanza gli uni dagli altri.

I probiotici devono inoltre essere presi dopo una cura di antibiotici per favorire il ripristino di una buona flora batterica. Uno studio ha dimostrato che i probiotici possono ristabilire il microbiota intestinale dopo l'assunzione di antibiotici [17].

Mangiare alimenti fermentati durante e dopo gli antibiotici

Alcuni alimenti possono aiutare a ripristinare il microbiota intestinale dopo i danni causati dagli antibiotici. I cibi fermentati sono tra i migliori poiché contengono microrganismi probiotici. Tali cibi sono: yogurt con fermenti lattici vivi, crauti, tè kombucha, kimchi, tempeh, natto, miso, kefir, e altri.

[Per approfondire leggi Probiotici: Cosa Sono E In Quali Alimenti Si Trovano]

Questi cibi contengono diverse specie di batteri sani, come i lactobacilli, che possono aiutare a riportare i livelli del microbiota intestinale a un buono stato dopo l'assunzione degli antibiotici.

Gli studi hanno dimostrato che le persone che mangiano yogurt con fermenti lattici vivi o latte fermentato hanno maggiori quantità di lactobacilli nel loro intestino e minori quantità di batteri che causano malattie, come quelli appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae e le Bilophila wadsworthia [18, 19, 20].

Il kimchi e il latte di soia fermentata hanno dimostrato di avere effetti benefici simili, e possono favorire lo sviluppo di batteri sani nell'intestino, come i bifidobatteri [21, 22].

Oltre a migliorare la salute intestinale dopo l'assunzione di antibiotici, alcuni studi hanno riscontrato che gli alimenti fermentati possono essere utili anche durante il trattamento con l'antibiotico. È stato infatti dimostrato che mangiare yogurt con fermenti lattici vivi o ingerire probiotici può ridurre la diarrea nelle persone che stanno prendendo antibiotici [23, 24, 25].

Mangiare alimenti ricchi di fibre dopo la cura con gli antibiotici

Le fibre alimentari sono costituite principalmente da carboidrati che non possono essere digeriti dal corpo umano, ma che invece possono essere digeriti dai batteri intestinali, e in tal modo le fibre aiutano a stimolare la crescita e la diffusione dei microrganismi benefici.

Di conseguenza, la fibra alimentare contribuisce a ripristinare una corretta flora batterica dopo una cura a base di antibiotici.

Gli alimenti ad alto contenuto di fibre sono: cereali integrali, pane integrale, riso integrale, noci e altra frutta secca, semi, legumi, broccoli, frutta e verdura.

La ricerca ha dimostrato che gli alimenti contenenti fibre alimentari non solo sono in grado di stimolare la crescita di batteri sani nell'intestino, ma possono anche ridurre la crescita di alcuni batteri nocivi [26, 27, 28].

Tuttavia, le fibre possono rallentare la velocità di svuotamento dello stomaco, che a sua volta può ritardare l'assorbimento dei medicinali [29]. Per tale ragione, è meglio evitare gli alimenti ad alto apporto di fibre durante il trattamento antibiotico, e preferire invece il loro consumo dopo la sospensione dei farmaci.

Mangiare cibi ricchi di prebiotici dopo gli antibiotici

prebiotici sono il nutrimento per i batteri buoni dell'intestino, e quindi anche per i probiotici. Molti alimenti contenenti fibre sono prebiotici. La fibra alimentare viene digerita e fermentata dai batteri sani, i quali possono così svilupparsi e diffondersi [30].

Anche altri alimenti che non sono molto ricchi di fibre possono agire come prebiotici, favorendo così la crescita di batteri sani come i bifidobatteri. Per esempio, il vino rosso contiene polifenoli, ovvero antiossidanti che non vengono digeriti dalle cellule umane ma vengono metabolizzati dai batteri intestinali. Uno studio ha scoperto che bere estratti di polifenoli del vino rosso per quattro settimane può aumentare significativamente la presenza di bifidobatteri nell'intestino e ridurre la pressione sanguigna e il colesterolo nel sangue [31].

In maniera simile ai polifenoli del vino rosso, anche quelli contenuti nel cacao hanno effetti prebiotici benefici sul microbiota intestinale. Due studi hanno dimostrato che i polifenoli del cacao aumentano i bifidobatteri e lattobacilli nell'intestino nonché riducono alcuni batteri cattivi, tra cui quelli appartenenti alla classe Clostridia [32, 33].

Dunque, mangiare cibi prebiotici dopo gli antibiotici può stimolare la crescita di batteri benefici, ripristinando una buona flora batterica intestinale. Tra i migliori cibi prebiotici abbiamo la mela, la banana, il topinambur, il cacao, gli asparagi, l'aglio, la cipolla, il porro, l'avena, i semi di lino, e le alghe.

[Per approfondire leggi Elenco Di Alimenti Prebiotici: Quali Sono I Migliori?]

Evitare gli alimenti che riducono l'efficacia degli antibiotici

Alcuni cibi dovrebbero essere evitati quando si è sotto antibiotici. Per esempio, può essere dannoso consumare il pompelmo e il succo di pompelmo durante l'assunzione di determinati farmaci, inclusi gli antibiotici [34, 35]. Questo perché il succo di pompelmo e molti medicinali sono metabolizzati dalla famiglia di enzimi del citocromo P450. Per cui, mangiare pompelmo mentre si è sotto antibiotici può impedire al corpo di metabolizzare correttamente il farmaco, risultando dannoso per la salute.

Una ricerca condotta su sei uomini sani ha dimostrato che bere il succo di pompelmo durante l'assunzione dell'antibiotico eritromicina aumenta la biodisponibilità del farmaco rispetto a quando l'assunzione avviene insieme l'acqua [36].

Altri alimenti che influenzano l'assorbimento degli antibiotici sono quelli fortificati con calcio. Gli studi hanno constatato che i prodotti fortificati con il calcio possono ridurre l'assorbimento di vari antibiotici, tra cui la ciprofloxacina e la gatifloxacina [37, 38]. Tuttavia, altri studi hanno dimostrato che i cibi contenenti calcio, come lo yogurt, non hanno lo stesso effetto inibitorio [39]. Ciò potrebbe dunque indicare che solamente i cibi che vengono integrati con alte dosi di calcio devono essere evitati quando si assumono antibiotici.

In conclusione, gli antibiotici sono farmaci che vanno presi sotto prescrizione medica quando si ha un'infezione batterica. Dato che si tratta di medicinali piuttosto forti, possono causare effetti collaterali, tra cui la diarrea, problemi a livello epatico, e alterazioni del microbiota intestinale. Assumere probiotici durante e dopo una cura con gli antibiotici può contribuire a ridurre il rischio di diarrea e ripristinare una corretta flora batterica intestinale. Anche mangiare alimenti ad alto contenuto di fibre alimentari dopo il trattamento antibiotico aiuta a ristabilire un buon microbiota intestinale. Evitare invece il pompelmo e i cibi arricchiti con calcio mentre si è sotto antibiotici, in quanto questi influenzano l'assorbimento e la biodisponibilità dei farmaci.

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