L'intossicazione alimentare può essere causata da cibi o bevande contaminati da batteri dannosi, virus, parassiti o tossine. Si tratta di un problema piuttosto comune. Molti alimenti contengono organismi potenzialmente pericolosi per la salute delle persone, ma questi vengono generalmente distrutti durante la cottura. Tuttavia, se non si segue una corretta igiene e non si adottano metodi di conservazione adeguati, anche gli alimenti cotti possono risultare contaminati. Vediamo ora quali sono i segni e sintomi più comuni di un'intossicazione da cibo.
Mal di stomaco e crampi addominali
Nei casi di avvelenamento da cibo, gli organismi nocivi possono produrre tossine che irritano le pareti dello stomaco e dell'intestino. Ciò può provocare infiammazioni dolorose allo stomaco.
L'intossicazione alimentare può altresì causare crampi poiché i muscoli addominali si contraggono per accelerare i naturali movimenti intestinali allo scopo di liberarsi dei composti nocivi il più rapidamente possibile.
Ciò detto, i dolori e i crampi addominali sono comunque disturbi piuttosto comuni e possono verificarsi per diversi motivi. Questi sintomi, da soli, non possono dunque essere interpretati come un segno certo di un'intossicazione alimentare. Inoltre, non tutti i casi di avvelenamento da cibo causano mal di stomaco o crampi addominali.
Diarrea
La diarrea è un problema legato alla defecazione. È caratterizzata da un aumento della frequenza giornaliera delle scariche di materiale fecale, il quale risulta generalmente liquido o semi liquido. La diarrea è uno dei sintomi più comuni dell'intossicazione alimentare.
La diarrea si verifica nel momento in cui l'infiammazione rende l'intestino meno capace di riassorbire l'acqua e gli altri fluidi che secerne durante la digestione [1].
La diarrea può anche essere accompagnata da altri sintomi, in particolare crampi addominali e gonfiore di stomaco [2].
Dato che la diarrea provoca un'importante perdita di liquidi, c'è il rischio di disidratazione. Pertanto, è fondamentale bere regolarmente acqua per evitare questo ulteriore problema. Oltre all'acqua, consumare cibi liquidi come il brodo e la minestra aiuta a restare idratati e a ottenere sufficienti nutrienti per darsi la giusta energia, soprattutto se non si riesce a mangiare alimenti solidi.
Un metodo semplice per controllare il proprio livello di idratazione/disidratazione consiste nell'osservare il colore della propria urina, la quale dovrebbe essere chiara. Se l'urina è più scura del normale, con ogni probabilità si è disidratati.
Vomito
Il vomito è un meccanismo di difesa che si verifica quando il corpo cerca di sbarazzarsi degli organismi dannosi o delle tossine presenti nello stomaco.
L'intossicazione alimentare spesso porta a una prima espulsione piuttosto forte di cibo, per poi via via calmarsi ed esaurirsi. Se il disturbo continua e non accenna a placarsi, per cui non si riesce a trattenere i liquidi verso il basso, è consigliabile chiedere aiuto al proprio medico o a un farmacista per evitare la disidratazione.
Nausea
La nausea correlata all'intossicazione alimentare si manifesta solitamente entro le 8 ore dall'assunzione di un pasto.
La nausea può essere vista come un segnale di avvertimento per indicare all'organismo che è stato ingerito qualcosa di potenzialmente pericoloso per la salute. La nausea può essere esacerbata dal rallentamento dei movimenti intestinali, che si verifica quando il corpo cerca di isolare la tossina nello stomaco.
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Mal di testa
Le cefalee sono estremamente comuni. Diversi sono i motivi che causano i mal di testa, tra cui stress, abuso di alcolici, disidratazione e stanchezza. Dato che l'intossicazione alimentare può provocare disidratazione e spossatezza, è possibile che in seguito a tali disturbi si verifichi il mal di testa.
Anche se la causa esatta non è ancora pienamente compresa, si pensa che la disidratazione possa esercitare un'influenza diretta sul cervello, provocando in esso una perdita di fluidi e riducendone temporaneamente le dimensioni [3].
Il rischio di mal di testa aumenta con il vomito e la diarrea, entrambi i quali accrescono anche il rischio di disidratazione.
Febbre
La febbre si verifica quando la temperatura del corpo sale oltre i 36-37 °C. Le febbre è uno dei sintomi più comuni in molte malattie poiché è parte del naturale meccanismo di difesa dell'organismo contro l'infezione.
Le sostanze che innescano un aumento della temperatura corporea sono chiamate pirogeni. Vengono rilasciati dal sistema immunitario o dai batteri infettivi entrati nel corpo.
Questo innalzamento della temperatura aiuta il corpo a combattere l'infezione uccidendo o rallentando la crescita di organismi sensibili al caldo. Inoltre accresce l'attività dei globuli bianchi, necessari per contrastare efficacemente l'infezione.
Brividi
Quando la temperatura corporea sale si possono avere anche i brividi. Questi sono il risultato della rapido movimento di contrazione e rilassamento dei muscoli, movimento che genera calore.
I brividi accompagnano spesso la febbre poiché i pirogeni fanno credere all'organismo che il corpo si stia raffreddando e che quindi è necessario riscaldarlo. I brividi sono dunque uno dei sintomi più comuni della febbre.
Sensazione di malessere generale
Un avvelenamento da cibo può causare la perdita di appetito e altri sintomi piuttosto comuni, come un senso di stanchezza e malessere generale. Ciò accade quando il sistema immunitario reagisce per combattere l'infezione che ha invaso il corpo.
Come parte di questa risposta, il corpo rilascia citochine, mediatori chimici che hanno diversi ruoli, e uno dei più importanti è proprio quello di regolare la risposta immunitaria del corpo all'infezione. In sintesi, svolgono questo compito comunicando alle cellule immunitarie dove andare e come comportarsi.
Oltre ad aiutare il corpo a combattere un'infezione come l'intossicazione alimentare, le citochine trasmettono segnali al cervello e causano gran parte dei sintomi che solitamente vengono associati a un senso di malessere generale, tra cui la perdita di appetito, la debolezza e i dolori [4, 5].
Questi sintomi possono portare a ciò che in inglese viene chiamato "sickness behavior", un disturbo caratterizzato principalmente da: riduzione delle interazioni sociali e diminuzione dell'interesse per l'ambiente circostante, necessità di riposo, mancanza di appetito.
Il "sickness behavior" non è da vedere come un qualcosa di negativo, è invece un segno che il corpo sta distogliendo la sua attenzione da altri processi, come per esempio la digestione, per dare priorità alla lotta contro l'infezione [6].
Senso di debolezza
La debolezza e la stanchezza sono altri sintomi molto comuni dovuti a un'intossicazione alimentare. Questi sintomi si verificano a causa del rilascio delle citochine, ma anche la mancanza di appetito, e la successiva riduzione dei pasti, può provocare un'insufficienza a livello energetico.
Sia la debolezza sia l'affaticamento sono sintomi comuni del cosiddetto "sickness behavior", ma anche di molte altre malattie. Quindi, se ci si sente deboli o stanchi, la cosa migliore da fare è ascoltare il proprio corpo e riposare.
Dolori muscolari
I muscoli possono far male quando è presente un'infezione come l'intossicazione alimentare. Ciò accade con l'attivazione delle difese immunitarie, e quindi con l'infiammazione.
Durante questo processo, il corpo rilascia istamina, necessaria per favorire la vasodilatazione e consentire a un maggior numero di globuli bianchi di passare più agevolmente per combattere l'infezione.
L'istamina aiuta dunque ad aumentare il flusso di sangue alle aree infette del corpo. Insieme ad altre sostanze coinvolte nella risposta immunitaria, come le citochine, l'istamina può arrivare ad altre parti dell'organismo e attivare i recettori del dolore [7, 8]. Ciò può rendere alcune aree del corpo più sensibili al dolore e provocare quei fastidi spesso associati alla malattia.
In conclusione, per prevenire l'intossicazione alimentare è importante assicurarsi di seguire le regole per una buona igiene personale e alimentare. Ciò significa che la cucina deve essere sempre pulita, bisogna lavarsi le mani regolarmente, e conservare, preparare e cucinare i cibi nel modo corretto.
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La maggior parte dei casi di avvelenamento da cibo non è grave e si risolve da sola nel giro di poche ore o giorni. Se si notano alcuni dei segni e sintomi sopra elencati e si sospetta un'intossicazione alimentare, provare innanzitutto a riposare e a rimanere idratati. Anche rivolgersi a un farmacista può essere utile per capire quali medicinali risultano efficaci nell'alleviare i sintomi. Tuttavia, alcuni tipi di intossicazione alimentare possono essere gravi, soprattutto se si soffre di una qualche allergia alimentare, e richiedono quindi l'intervento di un medico.