Il Dragon Fruit, o pitaya (Hylocereus undatus), è una frutta tropicale che qui in Italia è ancora poco conosciuta e che, per via del mercato globale, pian piano si sta diffondendo sempre di più anche da noi. Il suo aspetto è davvero molto particolare dato che somiglia proprio alla palla infuocata sputata da un drago, e può essere di due colori: rosso oppure giallo. Di seguito, vedremo quali sono le proprietà e i benefici della pitahaya.
La pitaya è il frutto prodotto dalle piante di cactus dalla specie Hylocereus. Questa pianta è originaria delle aree del centro e sud America come il sud del Messico, il Guatemala, la Costa Rica, El Salvador, ma oggi è molto diffusa anche in tanti paesi dell'Asia. La pelle del frutto può essere di colore rosso intenso o giallo, mentre la polpa si presenta solitamente bianca oppure rossa, in entrambi i casi sono comunque presenti semini commestibili simili a quelli del kiwi.
La pitaya è ricca di minerali e di vitamina C (soprattutto se con la buccia rossa), calcio, fosforo e fibre. La Pitahaya di color rosso sembra avere più contenuto di fosforo mentre quella gialla dovrebbe possedere più calcio. Secondo uno studio pubblicato nel 2010 sulla rivista accademica Food Chemistry, la "frutta del drago" contiene molte sostanze antiossidanti tra cui il beta-carotene, il licopene e la vitamina E, e può anche rappresentare una potenziale fonte di prebiotici, utili per promuovere lo sviluppo di batteri benefici per l'intestino, e migliorarne la flora. I semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi, e contengono pochissimi grassi saturi. Tuttavia, come per qualsiasi altro alimento, non si deve esagerare con il consumo della pitaya in quanto i suoi semi sono molto più ricchi di acidi grassi omega-6 (circa il 50 per cento) rispetto agli omega-3 (pressappoco solo l'1 per cento) e agli omega-9 (circa il 20 per cento). Dato che un'abbondanza di omega-6 rispetto agli omega-3 può portare a uno sconvolgimento dell'equilibrio dei composti pro- e anti-infiammatori nel corpo, è meglio non eccedere con il consumo della frutta in questione. La pitaya contiene altresì quantità significative dell'antiossidante fitoalbumina.
Grazie al suo alto contenuto di fibre, la pitaya favorisce la motilità intestinale, diminuisce i rischi di malattie cardiovascolari, contribuisce a regolare la pressione sanguigna, e aiuta nella perdita di peso. L'elevato contenuto di vitamina C è utile per rinforzare il sistema immunitario e per produrre collagene. Il beta-carotene è un importante antiossidante precursore della vitamina A, a sua volta indispensabile per proteggere gli occhi e la pelle dai raggi UV, e per migliorare la risposta immunitaria dell'organismo. La vitamina E, o tocoferolo, è un altro antiossidante fondamentale per contrastare i radicali liberi, e per tenere a bada le malattie cardiache, diverse forme di cancro e la degenerazione maculare senile.
Il Dragon fruit non ha un odore forte, possiede un gusto dolce, molto delicato (la pitaya con la polpa rossa tende a essere più saporita), e si accompagna bene con quasi tutti gli alimenti. Se si decide di coltivare una pianta di Hylocereus undatus, si può provare a utilizzare qualcuno dei semi presenti nel frutto, ma bisogna sapere che la pianta non tollera il freddo.
Il consumo di pitaya con la polpa rossa può far assumere una colorazione rossastra alle urine e alle feci; si tratta di un cambiamento temporaneo che va via in uno o due giorni.