16 Novembre 2016

Probiotici E Cervello: La Flora Batterica Influenza La Salute Mentale

by Più Vivi

Sono migliaia di miliardi i batteri che vivono nel corpo umano. La maggior parte di questi microrganismi risiede nell'intestino e non causa problemi di salute. In effetti, sempre più ricerche scientifiche dimostrano che tali batteri sono essenziali per la salute dell'organismo. Nuovi studi, inoltre, hanno constatato che molti batteri probiotici possono essere utili non solo per favorire la salute fisica ma anche per migliorare il cervello e la salute mentale.

I probiotici sono microrganismi vivi che, se introdotti nel corpo umano in quantità sufficienti, forniscono diversi benefici. La parola "probiotico" deriva dal latino "pro", ovvero "a favore di", e dal greco "biotico", aggettivo di "bio", ovvero "vita".

Le ricerche condotte sui probiotici hanno finora dimostrato che tali microrganismi sani sono utili soprattutto per favorire una buona flora batterica intestinale, migliorando problemi quali la sindrome dell'intestino irritabile, o sindrome del colon irritabile (IBS), l'eczema, le dermatiti, i livelli alti di LDL (colesterolo cattivo), e le malattie del fegato [1, 2, 3, 4, 5].

La maggior parte dei probiotici appartiene a uno dei due generi di batteri conosciuti come Lactobacillus (o lattobacilli) e Bifidobacterium (o bifidobatteri). All'interno di questi due raggruppamenti sono presenti molte specie e ceppi che possono esercitare effetti diversi sul corpo umano.

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Connessioni tra il cervello e l'intestino

L'intestino e il cervello sono collegati sia fisicamente sia biochimicamente. La connessione fisica tra l'intestino e il cervello avviene attraverso il sistema nervoso centrale, che controlla tutte le attività del corpo. Per esempio, il nervo vago invia segnali tra l'intestino e il cervello. Inoltre, il cervello è collegato all'intestino attraverso i microrganismi intestinali. Le molecole da essi prodotte possono diventare segnali rilevabili dal cervello [6].

La maggior parte dei batteri presenti nel corpo umano si trova nell'intestino, quindi sono in contatto diretto con le cellule che rivestono quest'organo e con tutto ciò che entra in esso, in particolare cibo, medicine e microbi. Oltre ai batteri intestinali, ci sono molti altri microrganismi, come i lieviti e funghi. Collettivamente, tutti questi microbi vanno a comporre la cosiddetta flora batterica dell'intestino o microbiota intestinale.

Ciascuno di questi batteri produce varie sostanze, tra cui gli acidi grassi a catena corta, i neurotrasmettitori e gli aminoacidi. Molti di questi influenzano il cervello. Oltre a ciò, i batteri intestinali possono esercitare effetti sul cervello e sul sistema nervoso centrale attraverso il controllo dell'infiammazione e della produzione degli ormoni [7, 8, 9].

Un microbiota alterato può causare varie malattie

Quando la microflora batterica e gli enzimi dell'intestino subiscono un'alterazione si verifica una "disbiosi intestinale". Ciò può essere causata dalla presenza di batteri patogeni che portano, altresì, allo sviluppo dell'infiammazione cronica.

Coloro che hanno un microbiota intestinale alterato sono soprattutto le persone obese, i soggetti che soffrono di malattie cardiache, di diabete di tipo 2, di aterosclerosi, di steatoepatite non alcolica (fegato grasso non dovuto all'abuso di alcol), ma anche di altre patologie [10, 11, 12, 13].

Alcuni studi hanno dimostrato che determinati probiotici possono ripristinare la microflora batterica intestinale riportandola a uno stato di salute ottimale e riducendo così i sintomi di queste malattie [14, 15, 16, 17].

Inoltre, è interessante notare che varie ricerche hanno constatato che le persone con alcuni disturbi mentali hanno anche un microbiota alterato. Tuttavia, non è chiaro se ciò sia una delle cause di tali malattie o il risultato di una dieta e di uno stile di vita sbagliati [18, 19, 20, 21].

Dal momento che l'intestino e il cervello sono connessi tra loro, e che i batteri intestinali producono sostanze che influenzano il cervello, i probiotici possono apportare benefici alle funzioni cerebrali e alla salute mentale. Recentemente, diverse ricerche hanno esaminato questa possibilità, ma la maggior parte di esse sono state condotte sugli animali. Eppure, alcuni studi hanno mostrato risultati incoraggianti anche negli esseri umani.

Integratori di probiotici per ridurre i sintomi di stress, ansia e depressione

L'ansia e lo stress sono problemi sempre più crescenti nella società in cui viviamo, e la depressione è uno dei disturbi più diffusi al mondo. Uno studio ha esaminato gli effetti dei probiotici nei pazienti con una diagnosi di depressione. In questo studio, le persone depresse hanno dovuto consumare una miscela di tre ceppi di Lactobacillus e Bifidobacterium per otto settimane. Al termine dell'esperimento, i sintomi depressivi sono diminuiti significativamente. I probiotici hanno, altresì, ridotto l'infiammazione nei pazienti [22].

Altre ricerche hanno esaminato come i probiotici influenzano i sintomi depressivi nei soggetti sani. In essi, alcuni tipi di probiotici possono ridurre:

  • I sintomi dell'ansia [23, 24, 25];
  • I sintomi depressivi [26];
  • Il disagio psicologico [27];
  • Lo stress in ambito accademico [28].

Anche se vari probiotici abbassano l'ansia, lo stress e i sintomi depressivi nelle persone sane, sono necessarie ulteriori ricerche sui potenziali benefici nelle persone con disturbi mentali clinicamente diagnosticati.

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Integratori probiotici per ridurre i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile

La sindrome dell'intestino irritabile (SII o IBS) è direttamente correlata alla funzione del colon, ma la malattia è talvolta considerata un disturbo psicologico [29, 30]. Spesso, chi soffre della SII manifesta problemi di ansia e depressione. Inoltre, è interessante notare che nelle persone che hanno la SII il microbiota intestinale risulta alterato [31, 32, 33].

Molti studi hanno dimostrato che diversi tipi di probiotici sono in grado di diminuire i sintomi della sindrome del colon irritabile, in particolare il dolore e il gonfiore [34, 35, 36].

I probiotici migliorano l'umore

Nelle persone sane senza alcun disturbo psichico, i probiotici possono aiutare a migliorare l'umore. In un esperimento, i partecipanti hanno dovuto ingerire quotidianamente per quattro settimane una miscela di probiotici costituita da otto ceppi di Lactobacillus e Bifidobacterium. I ricercatori hanno scoperto che l'assunzione di questo tipo di integratore ha ridotto i pensieri negativi associati a uno stato d'animo triste [37].

Un altro studio ha verificato che il consumo di una bevanda di latte contenente un probiotico chiamato Lactobacillus casei per tre settimane ha migliorato l'umore nelle persone che mostravano un umore più basso prima della partecipazione all'esperimento [38].

I probiotici aiutano il recupero dai traumi cranici

In genere, l'assistenza medica per i traumi cranici più gravi prevede l'introduzione di cibo per via enterale, ovvero mediante delle sonde. In alcuni casi, anche la respirazione deve essere assistita con un tubo o attraverso altri tipi di ventilazione. Tutto ciò aumenta il rischio di infezione, che a sua volta può portare a ulteriori complicazioni.

Varie ricerche hanno constatato che l'aggiunta di alcuni probiotici nella nutrizione enterale può ridurre il numero di infezioni nei pazienti che hanno subito un trauma cranico nonché può diminuire il tempo di degenza nel reparto di terapia intensiva [39, 40, 41].

Tali effetti positivi dei probiotici, con ogni probabilità, sono dovuti ai loro benefici sul sistema immunitario.

Altri effetti benefici dei probiotici sul cervello

Uno studio ha analizzato le immagini del cervello di alcune donne dopo che hanno consumato una miscela di ceppi di bifidobatteri, streptococchi, lactobacilli e lattococchi. I risultati hanno evidenziato come i batteri possono influenzare determinate aree del cervello che controllano le emozioni e le sensazioni [42].

Altre ricerche molto recenti hanno dimostrato che l'assunzione di specifici probiotici può ridurre alcuni sintomi della sclerosi multipla e la schizofrenia; ma sono necessarie ulteriori conferme [43, 44].

Bisogna mangiare probiotici per migliorare la salute del cervello?

Da quanto visto finora, i probiotici esercitano diversi effetti positivi sulla salute generale di tutto l'organismo, benefici che si riflettono anche sul cervello, sul cuore, sui problemi digestivi nonché su quelli che interessano la pelle come l'eczema e le dermatiti. Tuttavia, questi microrganismi amici non possono ancora essere considerati un trattamento alternativo valido per eventuali disturbi cerebrali o mentali.

Se dunque si sta cercando una cura a un determinato disordine psichico o mentale, bisogna necessariamente consultare uno specialista. La ricerca sulle connessioni tra cervello e intestino è in continua evoluzione e si sta espandendo rapidamente, per cui nei prossimi anni si avranno senza dubbio maggiori informazioni al riguardo.

Una flora batterica intestinale sana dipende innanzitutto da una dieta equilibrata e da stile di vita salutare. Alcuni alimenti sono ricchi di probiotici: yogurt, kefir, crauti, kimchi, tè kombucha e altri.

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Laddove necessario, l'assunzione di integratori di probiotici e prebiotici può aiutare ad aumentare la presenza dei batteri buoni nell'intestino. In genere, il ricorso agli integratori di probiotici è sicuro e non causa effetti collaterali. Gli integratori di probiotici più conosciuti in commercio sono il Lactobacillus GG (o LGG) e il VSL#3 (o VLS3), entrambi ampiamente studiati e con un certo numero di benefici per la salute umana.

Anche se la ricerca sulle connessioni tra probiotici e cervello è molto promettente, è troppo presto per raccomandare probiotici specifici per migliorare la salute mentale. Ricordiamo che è molto semplice godere dei benefici dei probiotici poiché basta mangiare regolarmente cibi ricchi di questi batteri amici come lo yogurt contenente fermenti lattici vivi, facile da trovare anche nei supermercati.

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