L'albicocca è un frutto appartenente alla specie Prunus Armeniaca ed è imparentato alla pesca e alla prugna, tant'è che il suo sapore ricorda un miscuglio dei due.
Possiede un elevato contenuto di nutrienti, soprattutto fibre, vitamina A e potassio, ed è un prodotto davvero molto gustoso, facile da digerire, con poche calorie e davvero rinfrescante. Sì, perché le albicocche devono essere tenute al fresco, altrimenti, se si lasciano diventare troppo molli, queste perdono buona parte delle sue proprietà. La massima capacità nutritiva del frutto è proprio nel momento in cui è maturo; dunque bisogna consumarlo quando è ancora ben sodo.
Proprietà
Oltre alle fibre (principalmente pectine) e alla vitamina A, B, e in misura ridotta anche vitamina C, le albicocche contengono carotenoidi (in particolare beta-carotene) i quali conferiscono l'acceso colore giallo/arancio al frutto. Inoltre, l'albicocca è ricca di minerali come potassio, calcio, fosforo, sodio e ferro.
Benefici
Le albicocche, proprio per via dell'alto contenuto di vitamina A, potassio, ferro e fibre alimentari, sono particolarmente indicate per chi manifesta problemi di anemia (data anche la presenza di il cobalto e rame) o di spossatezza cronica, per i bambini in età della crescita, per gli anziani e per le persone in fase di convalescenza. La vitamina A è utile per lo sviluppo delle ossa e per il corretto funzionamento di tutti i tessuti dell'organismo, inoltre stimola la produzione di melanina, utile per una corretta abbronzatura e protezione della pelle. L'elevata percentuale di potassio è invece in grado di prevenire diversi disturbi a livello muscolare e nervoso. Nonostante l'albicocca possa essere mangiata in grandi quantità, si consiglia comunque di fare attenzione a non consumarne troppa perché il sorbitolo contenuto in essa possiede proprietà lassative.
Semi di albicocca
I semi racchiusi all'interno del nocciolo dell'albicocca sono ricchi di vitamina B17 (laetrile) che, secondo alcuni studi condotti dal dott. Dean Burk del National Cancer Institute, sembra essere in grado di attaccare e annientare le cellule malate dell'organismo, in particolare quelle di alcune forme di tumore. Tuttavia, bisogna evitare o perlomeno limitare l'ingestione di semi di albicocca o pesca, ma anche di uva, mele e pere, perché dopo la loro assunzione viene liberato nell'organismo acido cianidrico che può portare alla morte per asfissia cellulare. Inoltre, i semi devono essere cotti prima di essere ingeriti proprio perché tossici se consumati in grande quantità.
Prevenzione tumori
Secondo una ricerca condotta dall’American Cancer Society, le albicocche, insieme ad altri cibi ricchi di carotene, sono in grado di ridurre i rischi di cancro all'esofago, alla laringe e ai polmoni. Oltre a ciò, stando a quanto affermato dalla World's Healthiest Foods, il licopene (molto presente nell'anguria) contenuto nell'albicocca combinato con un regolare consumo di tè verde può ridurre i rischi nell'uomo di sviluppare il cancro alla prostata.
Osteoporosi
L'albicocca è altresì ricca di boro, una sostanza utile a prevenire l'osteoporosi perché è in grado di limitare gli estrogeni nelle donne durante il post-menopausa.
Pressione arteriosa
Le albicocche costituiscono un buon aiuto nel prevenire la formazione di placche sulla parete interna delle arterie, bilanciando inoltre la pressione sanguigna e migliorando le funzionalità cardiache.
Questo frutto rafforza altresì il sistema immunitario e contribuisce alla salute oltre che della pelle, anche degli occhi, dei capelli e delle gengive.
Infine, dato che le albicocche contengono quasi il 50% di olio vegetale, sono molto usate per sostituire le mandorle in prodotti alimentari, farmaceutici e cosmetici.