I semi di canapa vengono generalmente ricavati dalla Cannabis sativa. Si tratta di semi molto nutrienti e ricchi di grassi sani, proteine, vitamine e minerali. Di seguito vedremo quali sono le principali proprietà e i benefici di questi semi, senza trascurare eventuali controindicazioni ed effetti collaterali.
I semi di canapa sono molto nutrienti
I semi di canapa sono costituiti per circa il 30% da grassi, in particolare da acidi grassi essenziali come l'acido linoleico (omega-6) e l'acido alfa-linolenico (omega-3). Contengono anche buone quantità di acido gamma-linolenico (GLA), un altro omega-6 che risulta molto utile per la salute, in particolare per quella della pelle e del sistema cardiovascolare [1].
I semi di canapa possiedono inoltre una grande quantità di proteine; più del 25-30% dei semi è composto da proteine di alta qualità. Si tratta di una quantità superiore ad altri semi simili a quelli di canapa, come per esempio i semi di chia e i semi di lino che forniscono circa il 16-18% di proteine.
I semi di canapa sono anche un'ottima fonte di vitamina E e di minerali come fosforo, potassio, sodio, magnesio, zolfo, calcio, ferro e zinco [1, 2].
I semi di canapa possono essere consumati crudi, cotti o tostati. Dai semi di canapa si ricava inoltre l'olio di canapa, anch'esso molto utile per la salute a patto che venga estratto a freddo e che non venga alterato con l'aggiunta di additivi chimici.
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I semi di canapa riducono il rischio di malattie cardiache
Le malattie cardiache sono tra le principali cause di morte nel mondo. Mangiare semi di canapa regolarmente può ridurre il rischio di malattie cardiache attraverso vari meccanismi.
Questi semi contengono arginina, un amminoacido necessario per produrre ossido nitrico nel corpo. L'ossido nitrico è una molecola di gas che ha un potente effetto vasodilatante, per cui porta a un naturale abbassamento della pressione sanguigna e una riduzione del rischio di malattie cardiache.
In uno studio condotto su 13000 persone, una maggiore assunzione di arginina ha diminuito i livelli della cosiddetta proteina C-reattiva (PCR). La PCR è considerata un marker infiammatorio legato alle malattie cardiache [3, 4].
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Oltre a ciò, l'acido gamma-linolenico (GLA) presente nei semi di canapa favorisce anch'esso una riduzione dell'infiammazione e del rischio di malattie cardiache [5, 6].
Inoltre, studi condotti sugli animali hanno dimostrato che i semi di canapa oppure l'olio da essi ricavato può ridurre la pressione sanguigna e il rischio di formazione di coaguli di sangue, nonché aiutare il cuore a recuperare dopo episodi di infarto miocardico [7, 8, 9].
L'olio e i semi di canapa contrastano i disturbi della pelle
Gli acidi grassi possono influenzare la risposta immunitaria nel corpo. Questo aspetto è legato anche alla questione dell'equilibrio del rapporto tra acidi grassi omega-6 e omega-3.
I semi di canapa sono una buona fonte di acidi grassi polinsaturi ed essenziali. Hanno un rapporto omega-6:omega-3 di circa 3:1, un range considerato ottimale, soprattutto in una società come quella occidentale che consuma troppi omega-6 rispetto agli omega-3.
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Vari studi hanno dimostrato che l'olio di semi di canapa aiuta a migliorare i livelli ematici degli acidi grassi essenziali, risultando molto utile per le persone che hanno l'eczema. Quest'olio contribuisce inoltre a contrastare la secchezza cutanea, ad alleviare il prurito, e a ridurre la necessità di ricorrere ai farmaci per curare i disturbi della pelle [10, 11].
I semi di canapa sono un'ottima fonte di proteine vegetali
Circa il 25% delle calorie contenute nei semi di canapa proviene dalle proteine. In effetti, a parità di peso, i semi di canapa possono avere la stessa quantità di proteine derivante dalla carne di manzo o di agnello. 30 grammi di semi di canapa (2-3 cucchiai) fornire circa 11 grammi di proteine [1].
I semi di canapa sono considerati una fonte di proteine complete, contenente tutti e nove gli amminoacidi essenziali. Gli amminoacidi essenziali sono quelli che non possono essere prodotti dal corpo umano, e devono essere introdotti con la dieta [12, 13]. Alimenti singoli contenenti proteine complete sono molto rari nel regno vegetale. La quinoa è un altro esempio di una fonte di proteine complete di origine vegetale.
La digeribilità delle proteine della canapa è anche molto buona, migliore delle proteine derivanti da molti altri vegetali tra cui i cereali, la frutta a guscio e i legumi [14].
I semi di canapa aiutano ad alleviare la sindrome premestruale e la menopausa
Gran parte delle donne in età riproduttiva possono soffrire di sintomi fisici e/o emotivi causati dalla sindrome premestruale (PMS). Nonostante non si conoscano ancora le cause scatenanti di questo disturbo, alcune teorie associano tali sintomi alla sensibilità alla prolattina [15].
L'acido gamma-linolenico (GLA) presente nei semi di canapa e in altri vegetali favorisce la produzione di prostaglandina E1, che può ridurre gli effetti della prolattina [16, 17, 18].
In uno studio condotto su un gruppo di 120 donne con la PMS, l'assunzione di 1-2 grammi di acidi grassi essenziali (in cui erano compresi 210 mg di GLA) al giorno ha determinato una significativa diminuzione dei sintomi della PMS [16].
Altre ricerche hanno dimostrato che l'olio di enotera, che è ricco di GLA, può essere molto efficace nel diminuire i sintomi della PMS nelle donne che non sono riuscite a calmare questi disturbi con altre terapie. L'olio aiuta a contrastare in modo naturale il dolore al seno, la depressione, l'irritabilità e la ritenzione idrica associati alla PMS [19].
Dato che i semi di canapa contengono buone quantità di GLA, vari studi hanno rilevato che tali semi possono contribuire a ridurre anche i sintomi della menopausa. Non si sa esattamente come questo avvenga, ma con ogni probabilità i GLA presenti nei semi di canapa aiutano a regolare gli squilibri ormonali e l'infiammazione associati alla menopausa [20, 21, 22].
I semi di canapa migliorano la digestione
Le fibre alimentari sono molto importanti nella dieta di ogni essere umano poiché migliorano la salute digestiva. I semi di canapa interi, quindi non sgusciati, sono una buona fonte di fibre solubili (20%) e insolubili (80%) [1].
Le fibre solubili formano una sostanza gelatinosa nell'intestino. Questa sostanza rappresenta una preziosa fonte di nutrienti per i batteri digestivi benefici (probiotici), e aiuta altresì a ridurre i picchi di zucchero nel sangue e a regolare i livelli di colesterolo.
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Le fibre insolubili aggiungono volume alla materia fecale e favoriscono il transito del cibo e dei rifiuti nell'intestino. Le fibre solubili sono anche utili per ridurre il rischio di diabete.
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Controindicazioni ed effetti collaterali dei semi di canapa
I semi di canapa sgusciati stanno diventando un integratore alimentare molto usato per via del loro elevato contenuto di proteine complete e di acidi grassi salutari. I semi di canapa, come già accennato, vengono ricavati dalle stesse piante da cui si può ottenere la marijuana (Cannabis sativa e Cannabis indica), anche se le piante vengono coltivate e trattate in modo diverso così che nei semi di canapa siano assenti, o presenti solo in piccolissime tracce, i cannabinoidi psicoattivi come il delta-9-tetraidrocannabinolo (o THC). I semi di canapa sgusciati sono generalmente sicuri, ma in alcune persone potrebbero verificarsi alcuni effetti collaterali indesiderati. Nello specifico, coloro che hanno avuto problemi di dipendenza da cannabis dovrebbero evitare i semi di canapa o altri prodotti da essa derivanti.
Ovviamente, mangiare semi di canapa sgusciati non causa gli stessi effetti della marijuana. In realtà il THC viene prodotto solo a livello dei fiori, dei germogli e delle foglie delle piante di cannabis, non nei semi. Tuttavia, dal momento che i semi entrano in contatto con il resto della pianta, qualche residuo del THC potrebbe depositarsi su di essi durante e dopo la lavorazione dei semi di canapa decorticati, che potrebbero quindi contenere livelli estremamente bassi della sostanza psicotropa. Per suddetti motivi, nel caso in cui si è particolarmente sensibili al THC è consigliabile evitare i semi di canapa.
Altri effetti indesiderati che potrebbero verificarsi con il consumo dei semi di canapa sono legati al loro elevato contenuto di grassi. Sono certamente grassi buoni, ma se se ne abusa possono causare effetti negativi a livello digestivo, come per esempio la diarrea. Per questo motivo si consiglia di cominciare con piccole quantità di semi di canapa (circa un cucchiaio al giorno), e poi via via aumentare il dosaggio nel corso delle settimane successive (fino a due cucchiai circa).
Altro effetto negativo dei semi di canapa potrebbe essere rappresentato dall'interazione con i farmaci, in particolare con gli anticoagulanti. Per tale motivo, se si sta assumendo qualche medicina, è sempre bene parlare con il proprio medico prima di introdurre regolarmente i semi di canapa nella propria dieta.
I semi di canapa possiedono molte proprietà e benefici utili per la salute dell'organismo umano. Tuttavia, non bisogna abusarne, e sono controindicati per coloro che hanno una forte sensibilità al THC, non perché il principio attivo sia presente nei semi della pianta ma semplicemente perché i semi possono entrare in contatto con parti della pianta in cui la sostanza psicotropa viene prodotta.