03 Febbraio 2016

Sucralosio (E955): È Buono O Fa Male Alla Salute?

by Maria Chiara Rossi

Un eccessivo consumo di zucchero ha sicuramente effetti devastanti sul metabolismo e sulla salute in generale. Per questo motivo molte persone preferiscono usare dolcificanti artificiali ipocalorici tra cui il sucralosio, noto anche come E955 o, soprattutto in USA, come Splenda. Anche se i principali organismi internazionali che regolano la sicurezza alimentare affermano che il sucralosio è sicuro da mangiare fino a una dose di 9 mg/kg, o al massimo 15 mg/kg, del proprio peso corporeo, vari studi dimostrano invece che questo composto può essere dannoso per la salute.

In questo articolo, vedremo quali sono gli effetti, buoni o cattivi, del sucralosio, tenendo in considerazione alcune delle più importanti ricerche scientifiche.

Cos'è il sucralosio, E955 o Splenda

Il sucralosio è conosciuto in Europa anche come E955, mentre negli Stati Uniti d'America viene commercializzato con il nome Splenda. Si tratta di un dolcificante artificiale ipocalorico.

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Il sucralosio si ottiene dallo zucchero attraverso processi chimici che prevedono la sostituzione di 3 gruppi idrossilici di zucchero (saccarosio) con 3 atomi di cloro.

Questo prodotto è stato scoperto nel 1976 in un college inglese, e la sua commercializzazione come dolcificante è cominciata nel 1999 in USA sotto il nome di Splenda, sviluppato congiuntamente dalle società Tate & Lyle e Johnson & Johnson. Proprio negli Stati Uniti d'America, lo Splenda è uno degli edulcoranti più usati.

Lo Splenda viene comunemente impiegato come sostituto dello zucchero sia per dolcificare le bevande sia per preparare dolci e altri prodotti da forno poiché si ritiene che risulti stabile al calore, quindi non si degrada, a differenza di altri dolcificanti artificiali come l'aspartame (E951).

Il sucralosio viene spesso considerato privo di calorie, ma lo Splenda in realtà contiene anche carboidrati come il destrosio e la maltodestrina, che ne aumentano l'apporto energetico fino a 3,36 calorie per grammo [1]. Tali carboidrati sono necessari per dare massa al sucralosio, facilitandone il dosaggio. Tuttavia, il contenuto di calorie e carboidrati dello Splenda è trascurabile perché non vengono assimilati dal corpo, visto che risultano dal processo di idrolisi degli amidi. In sostanza, il sucralosio, così come lo Splenda, non apportano calorie.

Oltre a ciò, il sucralosio è da 400 a 700 volte più dolce del saccarosio, quindi se ne assume molto meno rispetto allo zucchero tradizionale, e, a differenza di molti altri dolcificanti comunemente usati, non lascia un retrogusto amaro.

Sucralosio e livelli di insulina e di glucosio nel sangue

Il sucralosio è considerato adatto ai diabetici e viene spesso consigliato per le diete ipoglicemiche poiché non avrebbe alcun effetto sui livelli di insulina e di glucosio. Bisogna però tenere conto che quanto appena affermato non può valere per tutti.

Un piccolo studio condotto su 17 persone gravemente obese che non consumavano regolarmente dolcificanti artificiali ha constatato che il sucralosio ha portato a un aumento dei livelli di glucosio nel sangue del 14% e di insulina del 20% [2].

Diversi altri studi condotti su persone sane e con un peso corporeo normale hanno invece dimostrato che non vi è alcun effetto sui livelli di glucosio nel sangue e di insulina. Tuttavia, tali studi sono stati fatti su persone che regolarmente consumavano sucralosio [3, 45].

Questo suggerirebbe che un uso di sucralosio su base regolare non influisce sulla glicemia e sul rilascio di insulina, mentre se non si è abituati a utilizzare edulcoranti artificiali è possibile che si verifichino innalzamenti nei livelli di insulina e di glucosio nel sangue.

Sucralosio e ricette al forno

Abbiamo già detto che il sucralosio e lo Splenda sono considerati resistenti al calore, e che possono essere usati per realizzare dolci e altre ricette al forno. Eppure, recenti studi hanno messo in discussione questa caratteristica. Sembra infatti che ad alte temperature il sucralosio cominci a interagire con altri ingredienti [6].

Il riscaldamento del sucralosio in combinazione con il glicerolo, un composto organico presente nei lipidi (grassi e oli), può produrre sostanze nocive chiamate cloropropanoli, ovvero tossine che aumentano il rischio di cancro [7, 8].

Anche se si rendono necessarie ulteriori ricerche, per il momento è meglio usare altri dolcificanti per quanto riguarda la cottura degli alimenti, in particolare a temperature superiori ai 120 °C [9].

Sucralosio ed effetti sull'intestino

Mantenere una buona flora batterica nell'intestino è di fondamentale importanza per la salute generale dell'organismo, per questo si consiglia di mangiare regolarmente alimenti ricchi di probiotici. Questi sono batteri buoni che migliorano la digestione, rinforzano le difese immunitarie e riducono il rischio di sviluppare varie malattie [10, 11].

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È interessante notare che uno studio condotto su topi da laboratorio ha dimostrato che il sucralosio può avere effetti negativi su questi microrganismi benefici. Dopo 12 settimane, i topi che hanno consumato l'edulcorante artificiale avevano dal 47 all'80% in meno di batteri anaerobi nell'intestino. La presenza dei microrganismi benefici come i bifidobatteri e i lattobacilli si era ridotta significativamente, mentre i batteri più pericolosi erano stati meno colpiti. Inoltre, fino a 12 settimane dalla conclusione dell'esperimento, la flora batterica non era ancora tornata alla normalità [12].

Ricordiamo che questa ricerca è stata condotta su topi da laboratorio, mentre sugli esseri umani non esistono ancora studi in questo senso.

Sucralosio e perdita di peso

I prodotti che contengono dolcificanti a zero calorie vengono spesso commercializzati come ottimi per la perdita di peso. In realtà, il sucralosio e gli altri dolcificanti artificiali non sembrano avere alcun effetto rilevante sul peso corporeo.

Studi osservazionali hanno constatato che non vi è alcun legame tra il consumo di edulcoranti artificiali e il peso corporeo o la massa grassa. Tuttavia, secondo una revisione sistematica di diversi studi controllati randomizzati, la sostituzione dei regolari dolcificanti con quelli a zero calorie può portare a una lieve diminuzione dell'indice di massa corporea (-0,24), del peso corporeo (-0,8 kg), della massa grassa (-1,10 kg), e del girovita (-0,83 cm) [13].

Il sucralosio è sicuro per la salute?

Come gli altri dolcificanti artificiali, anche il sucralosio è oggetto di molte critiche, alcune delle quali smentite, altre rimaste invece irrisolte. Alcuni sostengono che il sucralosio è del tutto innocuo, ma nuovi studi suggeriscono che può avere effetti negativi sul metabolismo.

Inoltre, abbiamo visto che in alcune persone il sucralosio potrebbe aumentare il livello di insulina e di zuccheri nel sangue. Può altresì danneggiare la flora batterica intestinale (ma questo aspetto deve ancora essere studiato nell'essere umano).

Di certo è stato messo in dubbio che il sucralosio è in grado di resistere alle alte temperature, per cui se ne sconsiglia l'uso nella realizzazione di ricette cucinate a temperature superiori ai 120° C.

Di recente, un un'altra importante ricerca condotta su 843 ratti presso l'Istituto Ramazzini di Bologna ha evidenziato la possibilità del rischio di sviluppare la leucemia a causa del sucralosio [14]. Alla luce di questo studio, che comunque necessita di ulteriori approfondimenti, il CSPI (Center for Science in the Public Interest) ha deciso di considerare il consumo di sucralosio non più "safe", ovvero sicuro, ma "caution", vale a dire "da usare con cautela".

Detto questo, gli effetti sulla salute a lungo termine non sono ancora ben chiari, e le autorità sanitarie di tutto il mondo, tra cui la FDA e lo European Union's Scientific Committee on Food, non considerano questo dolcificante dannoso per la salute umana (almeno nei dosaggi consigliati che ammontano a un massimo di 15 mg/kg).

Si dovrebbe evitare il sucralosio?

Dato che si hanno diversi dubbi sulla sicurezza del sucralosio, forse è meglio optare per altri edulcoranti ipocalorici, possibilmente naturali, come l'eritritolo, l'isomalto, lo xilitolo e il maltilolo. Ovviamente, anche questi dolcificanti naturali vanno usati con moderazione per evitare disturbi gastrointestinali.

Commenti e opinioni


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Commenti  

0 #2 maria +vivi 2021-08-03 09:34
Citazione pier:
perché non si consiglia la STEVIA come dolcificante data la sua origine vegetale


Perché in questo articolo non si parla di dolcificanti naturali ma solo di sucralosio. Alla fine ne consigliamo giusto alcuni, la stevia ci è sfuggita ma naturalmente è consigliabile. Grazie per averla menzionata. Della stevia ne abbiamo parlato in altri articoli, comunque, per esempio qui:

https://www.piuvivi.com/alimentazione/migliori-peggiori-dolcificanti-dieta-chetogenica.html

e qui:

https://www.piuvivi.com/alimentazione/migliori-sostituti-naturali-dello-zucchero.html

Buona giornata

+vivi
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0 #1 pier 2021-07-27 00:37
perché non si consiglia la STEVIA come dolcificante data la sua origine vegetale
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