Riconoscere un olio essenziale naturale al 100 per cento non è facile, a meno che il prodotto lo riporti esplicitamente scritto sull'etichetta. Ma anche in questi casi, a volte, potrebbe trattarsi di oli di scarsa qualità. Si consiglia comunque di acquistare oli essenziali certificati bio o che riportino il marchio dell'ICEA (Istituto Certificazione Etica e Ambientale). A ogni modo, qui sotto vi proponiamo una breve guida per riconoscere gli oli essenziali puri, che non contengono additivi chimici.
Confezione
Innanzitutto, prima di acquistare un qualsiasi olio essenziale, la prima cosa che bisogna notare è il colore della boccetta contenente l’essenza. Questa deve essere scura, solitamente blu scuro o marrone/verde scuro. Se la bottiglietta risulta essere di colore chiaro, o addirittura trasparente, meglio evitare di acquistarla dato che gli oli essenziali hanno un'alta sensibilità alla luce. Ciò significa che tali oli si alterano facilmente se vengono conservati all'interno di contenitori chiari. Quindi, l'olio essenziale necessita di rimanere allo scuro affinché mantenga la sua purezza.
Etichetta
Altro importante fattore che troviamo all'esterno della confezione è l'etichetta. Su di essa devono esserci riportate quante più informazioni possibili che aiutano a identificare meglio l'olio essenziale. Innanzitutto devono esserci sia il nome in italiano sia quello botanico della pianta. Dovrebbe inoltre essere riportato quale parte della pianta è stata impiegata, la tecnica di estrazione dell’olio essenziale, la località in cui è stata coltivata la pianta, e così via. A volte, si fa anche la distinzione tra oli alimentari e oli per ambiente: nel primo caso può essere applicato sul corpo, mentre nel secondo caso no.
Si ricorda che prima di utilizzare un olio essenziale sulla pelle è necessario accertarsi di non essere allergici al prodotto, quindi bisogna prima applicarne una piccola quantità su una zona limitata di cute, attendere 24 ore e, se non appaiono irritazioni, procedere con l'applicazione nelle zone interessate. Solitamente gli oli essenziali non vanno mai usati da soli ma diluiti in un olio vettore.
Prova su carta
Una volta acquistato l'olio essenziale, è possibile testarne la purezza facendo un semplice esperimento. Su un foglio di carta, far cadere una goccia dell'olio essenziale che si vuole valutare. Se il prodotto è naturale, la goccia dovrebbe allargarsi subito e in modo regolare. Entro un giorno dovrebbe inoltre evaporare completamente, senza lasciare alcuna traccia di unto sulla carta, al massimo potrebbe restare un leggerissimo alone. Se invece il prodotto è sintetico, la goccia non si spande bene, tende a ungere il foglio, e anche dopo un giorno non evapora completamente.
Costo
Il prezzo degli oli essenziali varia in base alla loro qualità e alla loro varietà. Per esempio, il prezzo dell'olio essenziale di lavanda sarà diverso da quello di Tea Tree perché sono due piante differenti, che hanno bisogno di metodi diversi di coltivazione. Inoltre, un olio essenziale bio costerà di più di uno non biologico. Anche il metodo di estrazione può determinare l'aumento del costo. Quindi, bisogna diffidare da quegli oli essenziali che vengono venduti tutti al medesimo prezzo poiché non è possibile che siano tutti uguali.
Imparare a identificare un olio essenziale completamente naturale da uno sintetico è fondamentale per essere sicuri che si stia utilizzando un prodotto buono per sé e per l'ambiente circostante. È sempre meglio scegliere essenze pure per trarne da loro i massimi benefici, anche se il costo risulta essere maggiore.