Priva di effetti collaterali, capace di dare sollievo dallo stress, dall'ansia e dai sintomi di molte patologie, l’ayurveda è fra i più antichi sistemi di cura al mondo. Non ci sono prove scientifiche che questa medicina tradizionale indiana possa curare qualsiasi malattia, ma notevoli sono i benefici che è in grado di apportare al benessere psico-fisico dell'uomo.
Ayurveda: origini e principi fondamentali
Ayurveda è una parola della lingua sanscrita che unisce i termini ayur (traducibile in italiano in "durata della vita") e veda (conoscenza rivelata). Questo significato mette subito in chiaro come l'ayurveda, diversamente dalla medicina moderna, non si concentri sul concetto di malattia, ma su quello di vita. Studiare la vita più che la malattia, conoscere ciò che la può rendere sana, duratura e felice: questo è l'obiettivo primario di chi pratica la medicina tradizionale dell'India.
L'ayurveda ha origini secolari, difficile individuare il periodo esatto in cui ebbe origine. Viene descritta per la prima volta nel Charaka Samhita, antichissimo trattato medico che ne delinea i principi fondamentali, in cui è centrale la convinzione che tra corpo, anima e mente ci sia una connessione indissolubile e che ognuno di essi eserciti un'influenza e sia a sua volta influenzato dall'altro.
Altro concetto di base dell'ayurveda è la considerazione dell'uomo come parte del tutto: solo vivendo in armonia con la natura e in collaborazione con ciò che ci circonda possiamo mantenere uno stato mentale e fisico sano ed equilibrato.
L'ayurveda oggi
L'ayurveda si pone dunque come qualcosa di più ampio di una pratica medica. È intesa come un sistema naturale che investe l'intero stile di vita delle persone con l'obiettivo di aiutarle a vivere con serenità un'esistenza lunga e sana.
La medicina ayurvedica ha un’altissima diffusione nei paesi orientali, e in particolare in quelli indiani ma, da tempo, si è affermata anche in gran parte del mondo occidentale. La forte crescita del ricorso ai suoi trattamenti ha spinto anche l’Istituto Mondiale della Sanità (OMS) a una riflessione sul suo utilizzo. È del 2013 il World Health Organization Traditional Medicine Strategy 2014-2023, un documento voluto proprio dall’OMS per spingere ad approfondire la conoscenza non solo della medicina ayurvedica ma anche delle altre medicine tradizionali. Il documento, che si pone anche l’obiettivo di promuovere in modo regolamentato e sicuro le medicine tradizionali e non convenzionali, risponde all’esigenza del mondo sanitario di trovare nuove soluzioni utili a fornire una visione più estesa che aiuti a migliorare il concetto di salute, e che accresca l’autonomia del paziente. In questa visione trova perfettamente posto l’ayurveda e il suo modo di intendere la salute come frutto di un equilibrio interiore ed esteriore su cui incidono lo stile di vita dell'individuo, le sue scelte alimentari, le sue abitudini e il modo di interagire con l’ambiente in cui si vive.
Ayurveda: benefici per la salute
La medicina ayurvedica è fonte di innumerevoli benefici per la salute umana. Il vantaggio principale deriva dal fatto che essa si basa su un approccio olistico: non si occupa soltanto di risolvere un sintomo ma mira al benessere complessivo della persona. I trattamenti non solo aiutano l'individuo a superare una specifica malattia o uno stato di malessere, ma comportano un miglioramento delle condizioni fisiche, psichiche e mentali. L'equilibrio di queste tre sfere è molto importante anche ai fini della prevenzione, in quanto fortifica l'intero organismo e lo rende meno vulnerabile alle malattie.
Le pratiche ayurvediche si basano su massaggi, tecniche di rilassamento, scelte alimentari e sull'uso di prodotti naturali come erbe, polveri di spezie e minerali. Non prevedono pertanto l'impiego si sostanze chimiche che potrebbero essere dannose per l'organismo. La medicina ayurvedica si fonda sul principio secondo cui esistono tre tipi di energia vitale (dosha) cui corrispondono altrettante tipologie di persone. Alcune sono caratterizzate dall'energia "Vata" (Vento), altre dall'energia "Kapha" (Flemma) e altre ancora da quella "Pitta" (Bile). Per ognuna, esistono cibi in grado di agire positivamente e altri capaci di produrre esiti negativi. Così come ogni energia, se oggetto di squilibrio, può influenzare il benessere di specifici organi.
Quindi, avvalersi dei trattamenti ayurvedici vuol dire anche poter individuare i metodi di cura più adatti a seconda del tipo di energia dominante nel singolo individuo. Ne consegue così la possibilità di scoprire anche il tipo di alimentazione e il tipo di abitudini che possono portare giovamento a ciascuna persona in base alla sua unicità.
Dall’eliminazione delle tossine, alla riduzione dei dolori articolari, dalla cura del mal di testa alla liberazione dallo stress, l’ayurveda può essere d’aiuto a numerosi disturbi fisici e psichici. I suoi benefici si riscontrano anche nel miglioramento estetico: massaggi mirati e utilizzo di oli e unguenti naturali sono in grado di purificare e rassodare la pelle, rinforzare le unghie, fortificare i capelli.
Obiettivo dell'ayurveda è aiutare ognuno a trovare la sua dimensione all'interno dell'universo. Oltre a intervenire direttamente per alleviare disturbi e malesseri, permette all'uomo di trarre, con metodi dolci e rilassanti, tutti i benefici che la natura può donare al corpo e alla mente.