25 Maggio 2015

Caviglie Gonfie: Cause e Rimedi

by Più Vivi

Molto spesso, soprattutto per chi lavora in piedi tante ore al giorno e sovraccarica parecchio gli arti inferiori, le caviglie possono risultare gonfie e doloranti. Scoprire quali sono le cause di queste alterazioni può essere utile al fine di trovare i rimedi adeguati per alleviare la sintomatologia.

Problemi cardiovascolari

Benché spesso associato a un mero problema estetico e dolorifico, quello delle caviglie gonfie non è affatto un sintomo da sottovalutare perché può celare alterazioni cardiocircolatorie di una certa gravità, che, se trascurate, riservano spiacevoli conseguenze. Il gonfiore alle caviglie può presentarsi in diversi gradi e mostrare una colorazione cutanea variabile dal pallido al rosso-violaceo, dettagli necessari per stabilirne la causa.

Generalmente le donne risultano più predisposte a sviluppare questo problema perché, per condizioni fisiologiche, sono più soggette a fenomeni di ritenzione idrica, che sono spesso correlati alla cattiva circolazione periferica e al ristagno di liquidi nei quarti inferiori degli arti.

Quando la frequenza con cui le caviglie si gonfiano è eccessiva, permanente e non conseguente a stazione prolungata in piedi, la causa può essere un'insufficienza circolatoria del tratto venoso, che comporta ristagno di sangue, con richiamo di liquidi e conseguente gonfiore. Per effetto di una perduta capacità delle pareti dei vasi di riportare il sangue venoso in circolo anche dai distretti più bassi del corpo, il sangue che ristagna tende ad aumentare la pressione venosa che, per compensare, richiama liquidi corporei i quali si depositano tra i tessuti determinando quella forma patologica definita edema.

Un'insufficiente circolazione venosa, poi, può essere una disfunzione circoscritta ai vasi interessati o può, in alcuni casi, rappresentare il sintomo di un problema a monte, che interessa il cuore e il resto dell'apparato circolatorio. In tali casi è necessario indagare mediante esami medici specifici, per individuare la causa e capire se alla base vi siano fenomeni di flebite, vene varicose, trombosi o insufficienza circolatoria. Non è da escludere un coinvolgimento cardiaco in casi particolarmente gravi, perché uno scompenso del cuore può comportare un'incapacità dello stesso di contrarsi con la giusta forza per far sì che il sangue arrivi in ogni distretto, anche quello più lontano. Il cuore affaticato dallo sforzo, quindi, non riesce a sopperire al suo compito primario, immettendo in circolo una quantità di sangue inferiore al necessario e comportando, conseguentemente, una deficienza tissutale di ossigenazione.

Complicanze della gravidanza

Il più delle volte, il gonfiore alle caviglie e ai piedi è normale durante la gravidanza. Tuttavia, un improvviso o un eccessivo gonfiore può essere un segno di preeclampsia, o gestosi, una grave condizione che può manifestarsi dopo la ventesima settimana di gravidanza, e che causa edema, aumento di pressione e presenza di proteine nelle urine. Se quindi si verifica un gonfiore grave oppure un gonfiore accompagnato da altri sintomi come dolori addominali, mal di testa, minzione frequente, nausea e vomito, disturbi visivi, è bene chiamare immediatamente il medico.

Anche il ciclo mestruale o la menopausa possono causare gonfiori agli arti poiché comportano delle modificazioni dell'assetto ormonale femminile che interferiscono con la compartimentazione dei liquidi corporei.

Linfedema

Si tratta di un accumulo di fluido linfatico nei tessuti, e può svilupparsi a causa di problemi ai vasi linfatici oppure dopo la rimozione dei linfonodi. La linfa è un liquido ricco di proteine che viaggia normalmente lungo una vasta rete di vasi e capillari. Viene filtrata attraverso i linfonodi, che intrappolano e distruggono le sostanze indesiderate, tra cui i batteri. Quando c'è un problema con i vasi o con i linfonodi, tuttavia, il movimento del fluido può essere bloccato. Se non viene trattato opportunamente, l'accumulo di linfa può compromettere la guarigione delle ferite e portare a infezioni e deformità. Il linfedema si verifica comunemente dopo la radioterapia o la rimozione dei linfonodi nei pazienti che soffrono di cancro.

Infezioni

Il gonfiore ai piedi e alle caviglie può essere causato da infezioni. Se si hanno problemi di neuropatia diabetica o di neuropatia ai piedi, si è a maggior rischio di contrarre infezioni ai piedi e alle caviglie. Se si ha il diabete, è importante ispezionare i propri piedi ogni giorno per vedere se si sono formate vesciche e piaghe, perché i danni ai nervi possono attenuare la sensazione di dolore e quindi i problemi ai piedi progredirebbero più velocemente senza che il soggetto colpito se ne accorga. Se si nota un piede più gonfio dell'altro oppure si formano delle bolle infette, contattare il medico.

Coaguli di sangue

I coaguli di sangue che si formano nelle vene delle gambe possono intasare il flusso ematico e causare gonfiore alle caviglie e ai piedi. I coaguli di sangue possono essere sia superficiali (si verificano nelle vene appena sotto la pelle) sia profondi, condizione nota come trombosi venosa profonda. Quest'ultima può bloccare una o più delle principali vene delle gambe, risultando molto pericolosa per la vita. Se si avverte gonfiore a una gamba, con dolore, formicolio, ed eventualmente un cambiamento di colore della gamba stessa, chiamare immediatamente il medico. La soluzione potrebbe essere quella di assumere anticoagulanti, sempre sotto suggerimento del proprio dottore.

Cuore, fegato o malattia renale

A volte, l'edema può essere il campanello d'allarme di un problema legato a cuore, fegato, oppure reni. Anche alcuni momenti dell'anno e specifiche ore del giorno possono interferire enormemente con il gonfiore. Le caviglie che si gonfiano verso sera, per esempio, potrebbero essere un segno di ritenzione di sodio e liquidi a causa di insufficienza cardiaca destra.

La malattia renale può portare ad avere caviglie e piedi gonfi. Quando i reni non funzionano correttamente, si può verificare un accumulo di liquidi nel corpo.

Le malattie epatiche possono altresì influenzare la produzione epatica di una proteina chiamata albumina, che aiuta a mantenere il sangue nei vasi sanguigni, evitando perdite nei tessuti circostanti. L'albumina è indispensabile per regolare la ripartizione liquida nei vari compartimenti organici. Un suo deficit, determina quindi un ristagno di liquidi che si distribuiscono in maniera disordinata, concentrandosi principalmente nelle parti più basse, come le caviglie, anche per via della forza di gravità. Ma i liquidi possono concentrarsi altresì nella zona dell'addome e del torace. Se il gonfiore è accompagnato da altri sintomi, tra cui stanchezza, perdita di appetito, e aumento di peso, consultare immediatamente il medico. Se si avverte anche una mancanza di respiro o dolore al petto oppure senso di oppressione, recarsi subito al pronto soccorso.

Medicinali

Alcuni farmaci possono portare a un ristagno dei liquidi come effetto collaterale. Tra questi troviamo: ormoni come estrogeni e testosterone, calcio-antagonisti, steroidi, antidepressivi, medicine per il diabete, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). In questi casi, bisognerebbe vedere se si assumono medicine di questo tipo ed eventualmente discutere con il proprio medico su un eventuale cambiamento della terapia.

Sebbene in alcuni casi i fattori responsabili di gonfiori alle caviglie siano di scarso rilievo e del tutto temporanei, in altri, invece, come abbiamo visto le cause possono essere dei veri e propri campanelli d'allarme. Va infatti valutata la frequenza con cui le caviglie tendono a gonfiarsi, la durata del gonfiore, le variazioni di colore della pelle e l'alterata capacità della cute di tornare nella posizione iniziale quando si esegue la digitopressione.

Caviglie gonfie: rimedi

Considerato che le caviglie gonfie possono essere causate da una miriade di problemi provvisori perché casuali, o permanenti perché secondari ad altre condizioni patologiche, va prima di tutto ricercata la causa, e conseguentemente la terapia adatta. Nel caso in cui si tratti di gonfiore da fattori temporanei e da eccessive ore di lavoro in piedi oppure da seduti, la risoluzione è semplice e richiede esclusivamente il riposo, associato all'uso di ghiaccio che aiuta a ridurre l'infiammazione. Inoltre, sarebbe utile a fine giornata sollevare le caviglie in modo tale da aiutare la circolazione, drenando i liquidi dai compartimenti tissutali in cui ristagnano e ricreando una situazione di equilibrio.

Le caviglie gonfie possono rappresentare un inestetismo abbastanza invalidante quando diventano insistenti, dolorose e frequenti, ma bisogna fare attenzione a non trascurare gli allarmi che il corpo inoltra perché spesso, dietro apparenti semplici disturbi, possono nascondersi patologie più gravi.

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