Gli oli essenziali sono un prodotto molto usato nel campo dell'aromaterapia. Tuttavia, gli estratti super-concentrati presenti negli oli possono risultare tossici e causare una serie di effetti collaterali se non sono manipolati correttamente da specialisti in grado di padroneggiarne le proprietà.
Effetti collaterali sull'apparato digerente
Alcuni oli essenziali possono essere utilizzati come ingredienti per condire o aromatizzare alimenti, e sono stati approvati dalla Food and Drug Administration entro limiti specifici. Tuttavia, l'ingestione di grandi quantità di oli essenziali non è raccomandato. In generale, un abuso di oli essenziali può provocare degli effetti collaterali simili a quelli che si riscontrano a seguito dell'applicazione errata di farmaci sintetici. Per esempio, non è raro incorrere in problemi di nausea, vomito, diarrea o stitichezza, che nei casi più gravi possono trasformarsi in disturbi gastrici e ulcere gastriche, problemi al fegato, e blocchi intestinali.
Di solito, quando si ricorre a trattamenti con oli essenziali, questi dovrebbero essere usati in dosi contenute, per un periodo di non più di sette giorni, e bisognerebbe prevedere altresì una pausa di una settimana quando si fanno più trattamenti consecutivi.
Effetti negativi sull'epidermide
Gli oli essenziali per applicazione esterna possono indurre effetti collaterali alla pelle di tipo allergico o infiammatorio. Per esempio, non sono da sottovalutare i pericoli di fotosensibilità della pelle a seguito dell'uso degli oli sia per applicazione cutanea sia per ingestione. Alcune essenze aromatiche usate come profumi e oli essenziali usati come idratanti o ristrutturanti della pelle possono incorrere in pericolose modificazioni chimiche a seguito dell'esposizione al sole. L'effetto più evidente e immediato in tal caso sono gli eritemi e le macchie cutanee, segno che la pelle è stata sottoposta a un effetto urticante. Recentemente sono state avanzate ipotesi di un ulteriore effetto a lungo termine di queste irritazioni, che potrebbero promuovere la cancerogenesi. I maggiori indagati per questo tipo di effetti collaterali sono gli oli alle essenze di agrumi.
Inoltre, alcuni oli essenziali sono dermocaustici e devono essere applicati sulla pelle solo dopo adeguata diluizione. Talvolta alcune persone sviluppano allergie agli oli essenziali tra cui eczema ed edema della pelle, causate da ipersensibilità conseguente a un uso smodato.
Ricordiamo che gli oli essenziali non vanno mai applicati da soli sulla cute, ma vanno diluiti in un olio vettore (per esempio olio di mandorle dolci, di jojoba, di oliva, oppure altro olio vegetale), generalmente nella dose di una o due gocce di olio essenziale ogni cucchiaio di olio carrier.
Effetto neurotossico
È necessario usare con molta prudenza anche gli oli essenziali ricchi di chetoni neurotossici quali l'elicriso italiano, il rosmarino, la verbena, la canfora e la menta piperita. In particolare quest'ultima si rivela altamente tossica per i neonati e i bambini piccoli.
Il problema con i chetoni, come il thujone, è che le loro tossine si accumulano nel sistema nervoso mano a mano che si fanno applicazioni di olio. Un esempio può essere fornito dal liquore all'assenzio di una volta: questo può essere paragonato a un olio essenziale dato che aveva effetti neurotossici su chi ne era dipendente. È stato vietato in molti paesi; tuttavia si può trovare ancora in commercio la pianta da cui il liquore veniva estratto, poiché nella forma vegetale non è tossica.
Gli oli essenziali che abbiamo elencato più sopra non dovrebbero mai essere utilizzati in gravidanza o in allattamento, come del resto è sconsigliato l'uso della maggior parte degli oli quando si è in tali condizioni. Le donne, i bambini e le persone affette da epilessia dovrebbero egualmente evitarli o almeno farne un uso ponderato.
Gli oli essenziali che causerebbero maggiori effetti neurotossici, come il cedro, l'assenzio e la salvia sono generalmente venduti nelle farmacie, poiché il loro utilizzo sia regolato e controllato.
Effetti a livello ormonale
Secondo diversi studi, gli oli di lavanda e di tea tree (albero del tè) avrebbero effetti simili ad alcuni ormoni, in particolare agli estrogeni (ormoni sessuali femminili), e sarebbero anche in grado di bloccare o ridurre gli effetti degli androgeni (ormoni sessuali maschili).
Inoltre, l'applicazione dell'olio di lavanda e di tea tree sulla pelle per un lungo periodo di tempo ha causato un aumento del seno nei ragazzi che non avevano ancora raggiunto la pubertà.
Si raccomanda, nei pazienti affetti da tumore, di non utilizzare questi oli essenziali poiché faciliterebbero la crescita dei tumori estrogeno-dipendenti, come per esempio quelli al seno e alle ovaie.
Usi sconsigliati degli oli essenziali
Gli oli essenziali non devono mai essere applicati vicino al contorno occhi o sugli occhi, anche se diluiti. Lo stesso vale per l'interno del naso in caso di sinusite, o della pelle vicino alle mucose delle labbra, del naso e degli occhi in caso di eruzioni acneiche.
Se questi preparati vengono accidentalmente in contatto con gli occhi provocano un dolore molto acuto e l'offuscamento della vista. In casi come questi, è necessario pulire immediatamente l'occhio con dell'olio d'oliva, magari aiutandosi con un batuffolo di cotone. Gli oli essenziali infatti essendo idrofobi, come tutti gli oli, non sono solubili in acqua, ma solo in altro olio, nell'alcol o nel miele.
In misura minore, lo stesso effetto irritante si avrebbe con un contatto con la parte interna del naso e dell'orecchio, mentre molto dolorose sarebbero le conseguenze sui genitali e sulle mucose anali.
È perciò indispensabile usare gli oli essenziale con molta attenzione e coscienza, poiché se abusati o applicati in modo scorretto provocano effetti collaterali dolorosi e carichi di conseguenze serie anche a lungo termine.