Bassi livelli di ossigeno nel sangue (ipossiemia) possono essere dovuti a malattie quali l'enfisema e altri problemi polmonari oppure disturbi cardiovascolari. Solitamente, quando c'è una scarsa ossigenazione sanguigna, i sintomi sono: respirazione alternata (o di Cheyne-Stokes), spossatezza, sensazione di soffocamento, apnee notturne, cianosi, e nei casi più gravi anche coma. Di seguito vedremo alcune tecniche efficaci per ossigenare il sangue in modo naturale e migliorare la propria salute.
Antiossidanti
Mangiare alimenti contenenti antiossidanti permette al corpo di utilizzare l'ossigeno in modo più efficiente, regolandone il giusto apporto nel flusso sanguigno.
Tra gli antiossidanti che troviamo in natura abbiamo la vitamina A, la vitamina C, la vitamina E e il coenzima Q10.
Tali sostanze possono essere facilmente acquisite consumando alimenti come frutti di bosco, fragole, agrumi, kiwi, mele, verdure a foglia verde, cuori di carciofo, spinaci, arachidi, pomodori, cioccolato fondente puro, tè verde, tè bianco.
Acidi grassi essenziali
Consumare cibi contenenti acidi grassi essenziali (o vitamina F, dall'inglese fatty acids) aumenta la quantità di ossigeno che l'emoglobina può trasportare nel nel sangue.
Il nostro organismo non è in grado di sintetizzare gli acidi grassi essenziali (acido linoleico e acido alfa-linolenico, rispettivamente capostipiti degli omega-6 e omega-3), quindi bisogna necessariamente introdurli tramite l'alimentazione o gli integratori.
Si consigliano cibi quali frutta secca, semi di lino, semi di chia, pesce grasso (come sardine, aringhe, alici, sgombro, trota, tonno, pesce spada, palamita, salmone), olio di semi di girasole, olio di colza, olio di cartamo, e olio d'oliva.
Attività fisica
I livelli di ossigeno nel sangue aumentano quando si fa sport o qualsiasi altra attività fisica, ciò è dovuto a una semplice risposta fisiologica controllata dal cervello. Il bulbo encefalico infatti regola il tasso di respirazione durante le diverse attività (dormire, mangiare, fare sport).
Quando si praticano esercizi, le cellule bruciano ossigeno più rapidamente di quanto non facciano a riposo. Con l'aumento dell'anidride carbonica, il cervello a sua volta aumenta il tasso di respirazione del corpo per fornire più ossigeno alle cellule.
Respirare aria fresca
Il monossido di carbonio (CO) e il fluoro interferiscono con la quantità di ossigeno all'interno del nostro corpo, e quindi anche nel sangue. Per questo motivo, quando è possibile, è necessario respirare aria fresca e pulita, lontano da fonti inquinanti.
Quando si vive e/o si lavora in ambienti chiusi e poco areati, se non è possibile far cambiare l'aria aprendo una finestra, si può pensare di ionizzare il locale con appositi ionizzatori.
Respirare correttamente
Oltre alla qualità dell'aria, anche il modo in cui si respira influisce positivamente o negativamente sull'ossigenazione sanguigna.
Secondo alcuni studi condotti dall'Università del Missouri-Kansas City, una respirazione non corretta o superficiale può ridurre i livelli di ossigeno nel sangue del 20 per cento.
Per aumentare l'apporto di ossigeno quindi bisogna eseguire esercizi di respirazione profonda almeno una volta al giorno. Tale pratica aumenta l'energia, purifica i polmoni e migliora la quantità di ossigeno nel sangue.
Evitare droghe e alcol
Nel rimuovere e metabolizzare sostanze come alcol e droghe, il nostro organismo viene sottoposto a un processo ossidativo che inevitabilmente porta a una diminuzione di ossigeno nel sangue. Bisogna rinunciare a bere alcol o assumere droghe in modo da evitare effetti nocivi non solo per il sangue ma anche per tutti i tessuti e gli organi del corpo.
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