26 Giugno 2012

Oxybenzone: i rischi di un filtro solare molto usato

by Più Vivi

L'oxybenzone (benzophenone-3 o BP-3) è un composto organico usato principalmente come fotostabilizzatore all'interno di protezioni solari. Questo è un filtro chimico che protegge la pelle dai danni provocati dai raggi UV.

Nonostante tale filtro svolga il suo lavoro in maniera molto efficace, secondo la EWG, esistono diversi pericoli connessi con l'uso di esso. È stato dimostrato infatti che l'oxybenzone penetra nella cute e agisce come fotosensibilizzatore. Ciò significa che con l'esposizione della pelle alla luce, si assiste a un aumento della produzione di radicali liberi. Inoltre, l'oxybenzone è un derivato del benzofenone, un elemento che può attaccare il DNA in presenza di luce, e recenti studi ritengono ci siano dei collegamenti tra l'aumento di casi di melanoma e questi ingredienti. Oltre a ciò, l'oxybenzone può agire allo stesso modo degli ormoni estrogenici causando lo sviluppo di tumori alla pelle. Senza contare il fatto che possono verificarsi reazioni più immediate come infiammazioni o eczema da parte di pelli molto sensibili.

Altre preoccupazioni relative all'oxybenzone riguardano l'assorbimento percutaneo da parte dell'organismo. Secondo uno studio condotto su scala nazionale dalla US Center for Disease Control and Prevention, in America, tale composto chimico è stato ritrovato nel 96,8% dei campioni di urine esaminati. Ciò significa che anche dopo l'applicazione di oxybenzone sulla pelle, questo viene assorbito rimanendo all'interno dell'organismo.

Nonostante gli evidenti effetti negativi dell'oxybenzone, non si hanno ancora dati certi, e sono necessari ulteriori test prima di trarre conclusioni definitive. Inoltre, bisogna notare che tale ingrediente ha comunque rischi inferiori rispetto a quelli associati alla PABA (acido 4-amminobenzoico), altro elemento comune nelle protezioni solari.

Si raccomanda di non applicare i prodotti che contengono oxybenzone sui bambini. I soggetti piccoli di età inferiore a 2 anni non hanno pienamente sviluppato gli enzimi necessari per abbattere i derivati ​​di questo composto.

In Europa, i prodotti per la pelle contenenti più dello 0,5% di oxybenzone devono obbligatoriamente riportare la dicitura "Contiene oxybenzone". La maggior parte delle creme commerciali vendute in Italia prevede l'uso di questa sostanza, quindi leggere sempre l'etichetta e, se si vuole una protezione meno dannosa, bisogna optare per prodotti bio-ecologici certificati dall'AIAB e dall'ICEA.

 

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Risorse:

http://www.skincancer.org/prevention/uva-and-uvb

http://www.aad.org/media-resources/stats-and-facts/conditions/melanoma-trends

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2453157/?tool=pmcentrez

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Commenti  

0 #1 Ilaria 2016-04-23 13:11
Interessante, cerco di evitare sempre solari con ossibenzone e altri filtri chimici pericolosi.
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