L’insufficienza venosa cronica (IVC) è una condizione patologica causata dall’incapacità del sistema venoso di svolgere correttamente la sua funzione di circolo di ritorno verso il cuore. I sintomi più comuni dell'IVC sono prurito, vene varicose e senso di pesantezza alle gambe. Inoltre, tale patologia può portare a sviluppare ulcere agli arti inferiori, infezioni, gonfiore e dolore. I rimedi erboristici possono risultare molto efficaci per alleviare naturalmente i sintomi dell'insufficienza venosa cronica e proteggere i capillari.
Centella asiatica o gotu kola
La Centella asiatica, o gotu kola, è una pianta originaria dell'Asia. Si tratta di un rimedio erboristico molto usato sia nella medicina tradizionale cinese sia nella medicina ayurvedica indiana. In particolare, la centella trova applicazione nel trattamento di ansia, perdita di memoria, ipertensione, malattie della pelle, insufficienza venosa, e ferite. Gli ingredienti attivi nel gotu kola sono i triterpenoidi, che hanno azioni antimicrobiche e antinfiammatorie, e risultano efficaci nella guarigione di ferite e nella prevenzione di cicatrici. Uno studio pubblicato nel numero di ottobre 2001 della rivista Angiology ha messo in luce l'efficacia della Centella asiatica per la guarigione delle pareti e dei tessuti venosi. Gli effetti positivi sono dovuti proprio ai triterpenoidi, che stimolano la produzione di collagene, proteina importantissima per il tessuto connettivo del corpo, e presente anche nel tessuto fibroso dei vasi sanguigni. Questo studio supporta l'uso tradizionale della centella nel trattamento dell'insufficienza venosa. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per capire l'esatto meccanismo d'azione.
Ippocastano
L'ippocastano (Aesculus hippocastanum) è una pianta decidua che raggiunge dimensioni molto alte, e produce grossi semi somiglianti a castagne, racchiusi in capsule spinose. Tali frutti hanno una lieve tossicità, quindi non sono commestibili. Tuttavia, proprio questi semi vengono usati come rimedi naturali per trattare le infiammazioni venose, gli edemi e le emorroidi. Vengono utilizzati anche per preparare applicazioni topiche per le ulcere alle gambe. L'erborista David Hoffmann, nel 2003, ha pubblicato un libro intitolato Medical Herbalism: The Science and Practice of Herbal Medicine in cui afferma che l'ippocastano migliora il tono venale e l'elasticità, e riduce altresì la permeabilità venale. Il principio attivo grazie al quale ciò è possibile è la saponina triterpenica conosciuta come escina. Tale composto antinfiammatorio aiuta inoltre a ridurre il gonfiore alle gambe, il dolore, il prurito e la stanchezza. Ulteriori studi sono necessari per determinare la dose sicura efficace negli esseri umani.
Vitis Vinifera o Vite comune
I polifenoli contenuti all'interno della Vitis vinifera sono tra le sostanze antiossidanti più attive che si conoscano, capaci di inibire gli enzimi come la xantino-ossidasi, causa dei radicali liberi imputati del danneggiamento delle pareti endoteliali, e gli enzimi come la ialuronidasi, la collagenasi, l’elastasi, e la beta-glucuronidasi, responsabili della regolazione del turn-over dei componenti della matrice extracellulare situata intorno alle pareti dei capillari. Inoltre, le sostanze contenute nella vite possiedono proprietà capillaro-protettive, utili per legare in maniera aspecifica le fibre delle pareti dei vasi sanguigni.
Pungitopo e melitolo
Il pungitopo (Ruscus acuteatus) e meliloto (Melilotus officinalis) aiutano a trovare sollievo dai sintomi quali dolore, pesantezza, prurito e gonfiore associati all'insufficienza venosa cronica. In diversi studi pubblicati sulla rivista Medical Economics Co. (2000) e nel libro Botanical Safety Handbook (1997), il pungitopo è risultato utile per aumentare il tono venoso e favorire la diuresi, mentre il melitolo si è dimostrato efficace nel migliorare il reflusso, o ritorno, venoso.
Solitamente, ai rimedi erboristici per l'insufficienza venosa cronica, si affiancano trattamenti più comuni che includono: sollevamento delle gambe, calze a compressione per mantenere il flusso di sangue, e talvolta si rende necessaria anche la chirurgia. Prima di ricorrere ai rimedi naturali, consultare sempre il proprio medico.