L'infiammazione del plesso emorroidario può causare diversi fastidi tra cui prurito, sanguinamento e dolore. Fortunatamente, esistono molte cure e rimedi naturali che si possono utilizzare per le emorroidi, che aiutano a prevenire la comparsa di tali disturbi e/o il loro peggioramento, e contribuiscono altresì ad alleviarne i sintomi.
Cipresso
I rimedi fitoterapici a base di cipresso agiscono positivamente sulle emorroidi grazie al loro abbondante contenuto di polifenoli e flavonoidi, sostanze capaci di migliorare la circolazione sanguigna, aiutando a placare i fastidi causati dalle emorroidi e, più in generale, da una cattiva circolazione del sangue. È possibile utilizzare anche l'olio essenziale di cipresso, diluito in un olio vettore come l'olio di jojoba, da applicare direttamente sulla zona da trattare. Grazie alle sue proprietà anestetiche, l'olio essenziale di cipresso (o in alternativa di menta piperita) conferisce un sollievo immediato.
Elicriso (Helichrysum angustifolium)
L'elicriso è dotato di proprietà analgesiche, antiinfiammatorie e antiedemigene. Questa pianta viene impiegata soprattutto sotto forma di pomata, reperibile nelle erboristerie, e va applicata quindi direttamente sull'area da trattare. In alternativa, si può utilizzare l'olio essenziale di elicrisio diluito insieme a un olio vettore (possibilmente di jojoba), sempre per uso esterno.
Gel di aloe vera
Le proprietà antinfiammatorie, astringenti e lenitive dell'aloe vera sono molto utili per trattare le ferite aperte, e quindi per curare naturalmente anche le emorroidi. Anche in questo caso si tratta di applicazione topica.
Ippocastano
La corteccia di ippocastano costituisce un'ottima cura naturale contro le emorroidi perché aiuta a trattare i sintomi del prurito e del dolore. Per godere dei benefici dell'ippocastano, è possibile sfruttare il suo estratto in diverse forme: nelle pomate ad applicazione topica, da utilizzare direttamente sulla zona interessata per un'azione calmante e immediata, e in granuli come rimedio omeopatico, meglio conosciuto come Aesculus hippocastanum 5 CH.
Estratto oleoso di Iperico (Hypericum perforatum)
Le sostanze contenute nell'iperico, come gli antrachinoni e i tannini, possiedono proprietà disinfettanti e cicatrizzanti, oltre che astringenti, e quindi costituiscono un buon rimedio contro le ferite e il sanguinamento delle emorroidi. È possibile utilizzare l'olio di iperico come lenitivo e cicatrizzante, da spalmare direttamente sulla zona interessata. In alternativa, assumere una tisana a base di iperico. L'iperico va evitato se si è in incinta e/o durante l'allattamento, e se si stanno assumendo farmaci antidepressivi e anticoagulanti.
Centella (Centella asiatica) e rusco (Ruscus aculeatus)
La centella e il rizoma di rusco (pungitopo) sono tra i migliori rimedi erboristici contro le emorroidi infiammate, e risultano buoni per trattare diversi tipi di disturbi venosi. Queste piante erbacee possiedono proprietà capillarotrope e vasocostrittrici, quindi intervengono a livello dei vasi arteriosi proteggendoli e contrastandone efficacemente le infiammazioni. La centella contiene asiaticoside mentre la radice di rusco la ruscogenina, due composti che insieme rinforzano i capillari e diminuiscono quindi il sanguinamento. Queste due erbe possono essere assunte sotto forma di tisana per rinforzare le vene.
Amamelide (Hamamelis virgiliana)
Questa pianta dalle proprietà antiflogistiche, astringenti e cicatrizzanti, favorisce la vasocostrizione, riduce l'infiammazione e aiuta a rimarginare le ferite. Dunque, i rimedi naturali a base di amamelide possono essere applicati direttamente sulla zona da curare per ottenere sollievo dalle emorroidi. L'amamelide inoltre vanta capacità anestetiche, antinfiammatorie ed emostatiche. L'amamelide può essere usata sia sotto forma di crema sia come tisana, impiegando le parti della corteccia e delle foglie.
Fibre vegetali
Se le infiammazioni alle emorroidi sono causate da stitichezza, a sua volta causata da una dieta povera di fibre alimentari, la soluzione è semplice: bisogna mangiare più alimenti contenenti fibre in modo da agevolare il traffico intestinale. Attenzione però perché un eccesso di fibre vegetali potrebbe anch'esso causare infiammazioni alle emorroidi, quindi è necessario sempre valutare, caso per caso, magari insieme al proprio medico, quale sia il fattore scatenante del problema.
Tisane per le emorroidi
Contro le emorroidi, si possono sfruttare le proprietà lenitive, emollienti e gelificanti di diverse erbe da impiegare per preparare tisane contro la stitichezza e le difficoltà defecatorie. In particolare, alcune erbe sono ricche di fibre solubili e mucillagini come i semi di lino e di psillio, le radici di altea, la malva e la gomma guar.
Altre piante erbacee invece hanno proprietà capillarotrope e venotrope, utili per migliorare la resistenza delle vene e dei capillari: oltre alla centella, alla radice di rusco e all'ippocastano, abbiamo le foglie di ginkgo biloba, le foglie di vite rossa, i frutti di ribes nero, i frutti di mirtillo nero, e le foglie di amamelide.
Oltre ai rimedi naturali sopra illustrati, le emorroidi vanno combattute anche, e soprattutto, con una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, è necessario adottare alcuni accorgimenti: mangiare meno cibi speziati e piccanti (in particolare salumi e insaccati), evitare il consumo eccessivo di cioccolato, alcolici e bibite ricche di caffeina/teina, limitare l'assunzione di alimenti raffinati tra cui farina bianca e zucchero bianco, diminuire l'apporto di alimenti astringenti (banane, riso bianco). Preferire alimenti integrali, verdure a foglia verde cotte, frutta, legumi, cereali integrali, avena, farro, e bere tanta acqua.
I rimedi naturali contro le emorroidi costituiscono un aiuto efficace per contrastare i fastidi causati dalle emorroidi infiammate, tuttavia non è detto che funzionino per tutti, quindi si consiglia sempre di chiedere prima un parere al proprio medico. Ricordiamo inoltre che prima dell'assunzione di qualsiasi rimedio naturale, bisogna accertarsi sempre delle proprie condizioni di salute chiedendo consiglio al proprio dottore, soprattutto durante la gravidanza e/o l'allattamento e se si stanno assumendo farmaci.