Prima di passare a illustrare i rimedi naturali per trattare l'ulcera peptica cerchiamo di capire come si manifesta questo problema e di cosa si tratta. L'ulcera peptica è una ferita che si verifica sulla parete interna dello stomaco o del segmento superiore del piccolo intestino, ovvero il duodeno. Se tale lesione si sviluppa nello stomaco si parla di ulcera gastrica; se invece si presenta nel duodeno prende il nome di ulcera duodenale. Anche se in casi rari, l'ulcera può altresì interessare l'esofago, nel qual caso è nota come ulcera esofagea.
I sintomi dell'ulcera peptica differiscono da individuo a individuo. Tuttavia, il sintomo più comune è un forte bruciore che si avverte tra lo sterno e l'ombelico, spesso confuso per un'indigestione o un semplice bruciore di stomaco. Il dolore può verificarsi durante la notte, tra i pasti e/o quando lo stomaco è vuoto. Altri sintomi più gravi, seppur meno comuni, sono: eruttazione, nausea, inspiegabile perdita di peso, scarso appetito, dolori addominali persistenti, vomito con presenza di sangue, e feci dal colore rosso scuro oppure nero. Dato che tali sintomi si manifestano anche in presenza di altri disturbi gastrointestinali, è consigliabile vedere un medico per una diagnosi accurata.
Le due cause più comuni dell'ulcera peptica sono le infezioni causate dai batteri Helicobacter pylori, e l'uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). Probabilmente, l'ulcera peptica è dovuta a squilibri tra il grado di acidità del succo gastrico e i meccanismi protettivi dello stomaco. Purtroppo non si conoscono con precisione i fattori che causano questo squilibrio, e possono essere molteplici. Tuttavia, si sa che i pazienti con ulcera peptica hanno tutti un'alta probabilità di ospitare nel loro intestino l'Helicobacter pylori. Sia l'H. pylori sia i farmaci FANS possono erodere i rivestimenti interni (mucose) che proteggono lo stomaco e il duodeno dall'acido gastrico e dagli enzimi digestivi, causando e peggiorando l'infiammazione e le lesioni. Per questo motivo, per evitare di complicare la situazione, ai pazienti che soffrono di ulcera peptica, viene spesso detto di astenersi da cibi acidi e piccanti, bevande stimolanti (come alcol e caffè) e integratori di enzimi digestivi.
Succo di cavolo
Il succo di cavolo fresco è un rimedio popolare tradizionalmente impiegato per guarire le ulcere dello stomaco. In uno studio apparso sulla rivista scientifica California Medicine i pazienti che hanno ricevuto uno litro o più di succo di cavolo ogni giorno sono guariti dall'ulcera peptica in soli undici giorni, mentre ci sono voluti 37 giorni per coloro ai quali era stato somministrato il placebo. Tale scoperta è stata confermata anche da un altro studio, più recente, riportato sempre sulla rivista California Medicine, in cui si parla di Vitamina U presente nel cavolo come terapia per l'ulcera peptica.
Per preparare il succo di cavolo basta tagliare a pezzetti una testa di cavolo verde fresca e ridurla in poltiglia con un potente tritatutto o spremitore. Per facilitare la spremitura si può aggiungere dell'acqua. Due chilogrammi di cavolo dovrebbero produrre all'incirca un litro di succo. Se per alcuni il succo di cavolo risulta avere un sapore non proprio delizioso, per renderlo più gradevole si può aggiungere del succo di carota e/o sedano.
Radice di liquirizia
La radice di liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è usata nella preparazione di molti farmaci tradizionali per trattare diversi disturbi tra cui le ulcere. Uno studio pubblicato sulla rivista Life sciences ha scoperto che un certo numero di costituenti chimici presenti nella liquirizia sono in grado di inibire diversi ceppi di Helicobacter pylori, una delle principali cause dell'ulcera peptica.
La radice di liquirizia favorisce anche la guarigione della mucosa intestinale, stimolando la crescita di cellule che secernono muco e migliorando l'apporto di sangue alle mucose.
Attenzione: il consumo eccessivo di radice di liquirizia può provocare ritenzione idrica, ipertensione arteriosa e altri effetti collaterali indesiderati. Ciò è dovuto alla presenza di acido glicirrizico, ovvero il composto che conferisce all'erba il suo caratteristico sapore dolce.
Mastic (gomma arabica)
La resina Mastic, nota comunemente come "gomma arabica" o "gomma Yemen" o ancora come "lacrime di Chios", è una resina color avorio aromatica ottenuta dal gambo e dalle foglie dell'arbusto lentisco (Pistacia lentiscus). Nelle aree mediterranee, in particolare nella Grecia, la resina Mastic è utilizzata tradizionalmente come medicina popolare per trattare i disturbi digestivi. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che tale resina contiene proprietà anti-batteriche, utili contro l'Helicobacter pylori, collegato allo sviluppo di infiammazioni croniche gastriche, ulcera gastrica, ulcera duodenale e cancro allo stomaco.
Secondo uno studio in doppio cieco condotto su 38 pazienti con ulcera duodenale, la guarigione dovuta all'uso di questa resina è avvenuta nel 70 per cento dei casi.
Per ottenere il massimo dalla resina Mastic, alcuni studi suggeriscono che il suo polimero insolubile debba essere rimosso affinché i costituenti attivi della gomma vengano resi più biodisponibili.
Glutammina
La glutammina, un aminoacido molto usato dai bodybuilder per aumentare la massa muscolare, è il più abbondante aminoacido libero nel sangue. Si tratta di un aminoacido condizionalmente essenziale che viene esaurito rapidamente in condizioni di stress, lesioni, disturbi gastrointestinali, intenso esercizio fisico e interventi di chirurgia. Oltre a essere una fonte di proteine, la glutammina viene altresì impiegata dalle cellule nell'intestino, in gran parte come combustibile, e svolge un ruolo importante nella salute della mucosa gastrica e intestinale.
Secondo uno studio effettuato dalla Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) e dalla Massachusetts Institute of Technology, la glutammina può aiutare a proteggere contro i danni a livello gastrico causati dal batterio Helicobacter pylori. I ricercatori affermano che la glutammina contribuisce a proteggere lo stomaco accelerando la disintossicazione dell'ammoniaca prodotta dall'H. pylori, impedendo all'ammoniaca di danneggiare le cellule e indebolire la mucosa.
Attenzione: gli integratori di glutammina non devono essere assunti con bevande calde poiché il calore distrugge questo aminoacido. Se si hanno problemi renali, consultate il proprio medico prima di integrare con la glutammina. In ogni caso, è sempre bene ascoltare il parere del medico prima di ricorrere a qualsiasi tipo di integratore.
Integratori di zinco e carnosina
Secondo una ricerca riportata sulla rivista Asian Pacific J Cancer Prev più basso è il livello di zinco nel sangue nei pazienti affetti da cancro gastrico, più grave è il danno alla membrana gastrica, suggerendo un possibile legame tra il livello di zinco nel corpo e l'integrità del rivestimento intestinale.
In un altro studio effettuato su topi da laboratorio, i ricercatori dell'Imperial College hanno scoperto che la combinazione zinco-carnosina, se assunta nelle dosi comunemente impiegate all'interno degli integratori alimentari, può ridurre la permeabilità del piccolo intestino indotta dall'uso dei FANS, accelerare la guarigione della mucosa intestinale, e ridurre i danni al piccolo intestino.
Attenzione: gli integratori di zinco-carnosina non devono essere utilizzati per un lungo periodo di tempo, dato che un aumento dei livelli di zinco nel corpo possono interferire con l'assorbimento del rame. Ricordiamo inoltre che prima di ricorrere a qualsiasi integratore è necessario avere il parere favorevole del proprio medico.