04 Gennaio 2018

L'Alcol Etilico È Tossico?

by Più Vivi

Quando parliamo di alcol il più delle volte ci riferiamo ad alcune bevande molto diffuse come il vino, la birra, i liquori e i superalcolici. L'etanolo (o alcol etilico) è l'ingrediente attivo presente in queste bevande. L'etanolo è dunque il responsabile dei sintomi legati a una possibile intossicazione, e quindi anche degli effetti potenzialmente dannosi sul corpo. Eppure, molti studiosi affermano che bere alcuni alcolici in quantità moderate fa bene alla salute. Ma allora l'alcool è tossico oppure no?

L'alcol è tossico?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima capire che cos'è una tossina. I termini "tossina" e "veleno" sono spesso usati in maniera intercambiabile, ma c'è una differenza. Quando si parla di tossicità, è la dose che fa il veleno.

Alcune cose sono chiaramente e immediatamente riconosciute come velenose. Si pensi al morso di un serpente oppure al cianuro. Tuttavia, quasi tutte le sostanze presenti in natura possono essere tossiche ma anche non tossiche, tutto dipende dalla dose. Per esempio, se prendiamo l'acqua, sappiamo che questa è vitale per la nostra esistenza; eppure, dieci litri d'acqua ingeriti in un breve lasso di tempo possono risultare fatali.

Questo è il motivo per cui la tossicità viene definita dal livello della sostanza trovata nel corpo, non dalla sostanza stessa. Detto ciò, l'alcol non è di per sé "tossico", ma può diventarlo in grandi dosi. Addirittura, vari studi ci hanno dimostrato che quantità moderate di alcol, in particolare di vino rosso, possono essere salutari [1, 2].

Anche il nostro corpo produce alcool

Molte persone non sanno che il nostro corpo produce piccole quantità di etanolo quotidianamente. Attraverso il normale processo di digestione dei carboidrati, il corpo produce pochi grammi di etanolo ogni giorno, che vengono poi metabolizzati ed eliminati facilmente.

In rari casi, alcune persone possono soffrire della cosiddetta sindrome della fermentazione intestinale o "sindrome dell'autoproduzione di birra". Ciò si verifica quando una crescita eccessiva di lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) nel corpo porta alla produzione di elevate quantità di alcol dopo il consumo di carboidrati.

Chi soffre di questa sindrome può facilmente risultare positivo all'alcol test per via degli alti livelli di alcol nel sangue anche senza aver bevuto alcunché di alcolico.

Alcol e fegato

L'alcol influisce direttamente sul fegato. Quando si bevono alcolici, il fegato produce un enzima chiamato alcol deidrogenasi per convertire inizialmente l'etanolo in acetaldeide. L'acetaldeide è responsabile di molti dei sintomi dei postumi di una sbornia. Successivamente, un enzima chiamato acetaldeide deidrogenasi converte l'acetaldeide in acido acetico (detto anche acido etanoico), rendendo così questa sostanza innocua.

In breve, quando consumiamo più alcol di quanto il nostro fegato sia in grado di gestire in un breve lasso di tempo, l'acetaldeide può accumularsi. Quindi ci si sente ubriachi e il giorno dopo ci si sente male, con i classici sintomi causati dai postumi della sbornia. Con il tempo, se l'acetaldeide rimane nel fegato troppo a lungo o troppo spesso, può provocare un'infiammazione. Nella peggiore delle ipotesi, ciò può causare la cirrosi epatica e altri problemi gravi al fegato.

Il metabolismo dell'alcol a livello del fegato aumenta anche il rapporto NADH/NAD+, portando a una riduzione dell'ossidazione degli acidi grassi e favorendo un accumulo di grasso nelle cellule epatiche nonché una ridotta combustione dei grassi. Tutto ciò causa la steatosi epatica o "malattia del fegato grasso".

Alcol e cervello

Gli effetti dell'alcol sul cervello sono diversi. Bisogna innanzitutto dire che l'etanolo è una sostanza stupefacente che altera il tono psichico, al pari degli oppioidi e dei barbiturici.

Nel breve termine le persone possono avere i classici effetti dovuti all'ubriachezza, e in alcuni casi anche la perdita dei sensi o l'amnesia. Nel lungo termine, un consumo eccessivo di alcool può compromettere seriamente la funzionalità cerebrale e portare persino alla demenza [3, 4].

D'altra parte, la ricerca indica che un consumo moderato di alcol è associato a una migliore funzionalità cerebrale e a un minor rischio di demenza, specialmente negli anziani [5].

Tuttavia, studi recenti indicano che anche quantità moderate di alcol causano danni al cervello, affermando che, se l'alcol apporta davvero benefici, bisogna ridurne il consumo a non più di una unità da 6 grammi (o al massimo da 12,5 grammi) di alcool al giorno [6].

Facciamo ora un esempio che tiene conto di tali studi: un vino che ha il 10% in volume di etanolo può arrivare a contenere all'incirca 12 grammi di alcol ogni 150 ml. Se quindi si beve un bicchiere da 150 ml di tale vino non bisognerebbe andare oltre poiché è stato già raggiunto il limite oltre il quale la bevanda potrebbe risultare dannosa per il cervello.

In sintesi, ancora una volta, è la dose che fa la differenza. Se si bevono alcolici, bisogna farlo sempre con moderazione. Secondo gli studi più recenti è meglio non superare un bicchiere da 150 ml al giorno per bibite che hanno un grado alcoolico non superiore al 10%.

Alcol e cuore

Gli effetti dell'alcool sul cuore non sono considerati dai ricercatori immediatamente tossici. Nel breve termine, bere moderatamente è associato a una migliore salute del cuore. Bere in modo eccessivo invece causa problemi cardiovascolari.

Il consumo moderato di alcol è benefico per il cuore per vari motivi: migliora i livelli di colesterolo, abbassa lo stress e l'ansia, e riduce i livelli alti di fibrinogeno nel sangue [2, 7].

Alcol e sonno

Il sonno è vitale per la nostra salute, e il consumo di alcol può ridurre la qualità del sonno. Bere troppo interferisce con il ritmo circadiano, sconvolgendo il ciclo veglia-sonno. Il sonno può essere interrotto e si possono avere difficoltà a riaddormentarmi [8].

Alcool e funzione endoteliale

Nella disfunzione endoteliale, la sintesi di ossido nitrico (NO) viene compromessa e si ha un eccesso di vasocostrizione, nonché lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Secondo vari studi, l'etanolo migliora la produzione di ossido nitrico, necessario per la dilatazione dei vasi sanguigni, per regolare la pressione sanguigna e contrastare l'insorgere di problemi legati all'apparato cardiovascolare. In sostanza, la funzione endoteliale influisce molto sulla salute cardiocircolatoria [9].

È comunque importante sottolineare che grandi dosi di etanolo sembrano diminuire la funzione endoteliale, quindi, ancora una volta, bisogna bere con moderazione.

In sintesi, la ricerca è abbastanza chiara su alcuni punti:

  • I benefici dell'alcol sono legati a un consumo moderato o minimo (non superiore a 150 ml al giorno per un bevanda a 10% vol.);
  • Il vino, in particolare il vino rosso, è l'alcolico che apporta maggiori benefici ed è altresì quello maggiormente studiato;
  • Dato che l'alcol è tossico a dosi elevate, berne meno è certamente meglio che berne di più.

Per questi motivi, in genere è meglio bere un bicchiere di vino rosso al giorno con una bassa gradazione alcolica (possibilmente 6% Vol.). I vini a bassa gradazione alcolica sono anche meno disidratanti proprio per via del grado alcolico ridotto, e offrono quindi più benefici. Inoltre, è meglio bere durante i pasti, non a stomaco vuoto.

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