Quando il proprio intestino non è in salute, si può soffrire non solo di mal di stomaco, eccessiva produzione di gas, gonfiore, o diarrea, ma anche di altri disturbi ben più gravi. Dato che il 60-80 per cento delle cellule del sistema immunitario (in particolare i linfociti B e i linfociti T) si trovano nell'intestino, squilibri all'interno di quest'organo possono essere causa di squilibri ormonali, stanchezza cronica, diabete, fibromialgia, ansia, depressione, eczema, rosacea, malattie autoimmuni, e altri problemi di salute.
I 10 segni più comuni di un intestino non in salute sono:
1. Problemi digestivi, gonfiore di stomaco, eccessiva produzione di gas, diarrea;
2. Allergie o intolleranze alimentari;
3. Disturbi alla pelle, in particolare eczema e rosacea;
4. Sbalzi d'umore e/o irritabilità;
5. Ansia;
6. Depressione;
7. Diabete;
8. Malattie autoimmuni;
9. Frequenti infezioni;
10. Scarsa memoria e difficoltà nella concentrazione, disturbo da deficit dell'attenzione (ADD) o sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD);
Per far fronte ai problemi legati a un intestino poco sano, si possono adottare diversi rimedi naturali che riguardano soprattutto un cambiamento nella dieta e nello stile di vita.
Escludere ciò che fa male all'intestino:
Bisogna innanzitutto eliminare ciò che è male per il nostro intestino. L'obiettivo è quello di sbarazzarsi delle cose che influenzano negativamente la flora intestinale come gli alimenti infiammatori e le sostanze irritanti tra cui l'alcool, la caffeina, o l'uso sconsiderato dei farmaci.
I cibi infiammatori come glutine, latte, soia, mais, uova e zucchero possono causare intolleranze alimentari. È necessario individuare quali di questi cibi sono presenti nella propria dieta, eliminandoli per due settimane o più, e poi aggiungendoli di nuovo nella dieta, uno alla volta, prendendo atto di come risponde il proprio corpo.
Le infezioni intestinali possono essere causate anche da parassiti, lieviti o batteri. Un esame delle feci è la chiave per determinare i livelli di batteri buoni nonché eventuali infezioni che possono essere presenti nell'intestino. Dopodiché sarà possibile procedere con eventuali rimedi tra cui farmaci o erbe anti-parassitarie, antifungini, integratori antimicotici e, se necessario, antibiotici.
Rimpiazzare gli elementi essenziali alla digestione:
Una dieta poco equilibrata, l'uso di farmaci, il naturale processo di invecchiamento, e le malattie possono causare un abbassamento dei livelli di sostanze essenziali per una corretta digestione e per l'assorbimento di nutrienti. Per migliorare la flora batterica dell'intestino si possono consumare prodotti ricchi di probiotici come lo yogurt magro contenente fermenti lattici vivi, il sauerkraut, il natto, il tempè, e il miso.
In alternativa agli alimenti contenenti probiotici, è possibile ricorrere a integratori che contengono batteri benefici come bifidobatteri e Lactobacillus. Inoltre, si consiglia di assumere prebiotici, ovvero sostanze che stimolano la crescita dei batteri buoni nell'intestino, e cibi ricchi di fibre solubili, che facilitano l'espulsione dei rifiuti.
Riparare l'intestino:
Le sostanze nutritive necessarie per favorire la riparazione dell'intestino sono: L-glutammina, un aminoacido che aiuta a ringiovanire il rivestimento della parete intestinale, zinco, omega-3, vitamine A, C, ed E. Se non si riescono ad assumere questi composti tramite l'alimentazione, è possibile ricorrere a integratori alimentari non senza aver prima consultato il proprio medico.
Avere un intestino sano è la chiave per far retrocedere malattie croniche e infiammatorie in breve tempo, prevenendo lo sviluppo di malattie ancora più gravi come il cancro.