Le proprietà benefiche del miele sono ormai note da migliaia di anni. Mangiare il miele direttamente dal favo potrebbe offrire ulteriori benefici per la salute umana, che vanno da un minor rischio di infezione a una migliore salute cardiocircolatoria ed epatica. Tuttavia, consumare il miele in favo può comportare anche alcuni rischi. Vediamo dunque quali sono i benefici e i pericoli.
Cos'è il favo?
Il favo è un prodotto naturale costruito dalle api da miele (Apis mellifera) per conservare il miele e il polline o per ospitare le loro larve. I favi sono costituiti da una serie di celle esagonali fatte di cera d'api che generalmente contengono miele grezzo.
Il miele grezzo, o miele crudo, è diverso dal miele che comunemente si acquista nei supermercati perché non è né pastorizzato né filtrato. In genere, il miele grezzo ha una consistenza più strutturata rispetto a quello filtrato.
Il favo può contenere anche polline, propoli e pappa reale, ulteriori prodotti delle api che presentano potenziali benefici per la salute umana. È però probabile che si trovino solo in piccole quantità [1].
L'intero favo è commestibile, sia il miele sia le celle cerose che lo circondano. Le celle di cera d'api possono infatti essere masticate come una gomma.
Nutrienti nel miele in favo
Il favo è ricco di carboidrati, antiossidanti e tracce di molte altre sostanze nutritive. Il suo componente principale è il miele grezzo, che è composto per ben il 95-99% da zuccheri e acqua, e fornisce piccole quantità di proteine, vitamine e minerali [2, 3].
Poiché non è stato in alcun modo processato, il miele grezzo contiene enzimi - come la glucosio ossidasi - che conferiscono al miele naturali proprietà antimicrobiche e antibatteriche.
Questi enzimi vengono distrutti da processi come il riscaldamento e il filtraggio usati per lavorare la maggior parte del miele commerciale [4].
Inoltre, il miele crudo ha meno probabilità di essere contaminato da dolcificanti dannosi, come lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, e tende a contenere più antiossidanti del miele lavorato, con livelli che possono arrivare a essere fino a 4,3 volte più alti rispetto al miele processato [5, 6, 7].
I principali antiossidanti nel miele sono i polifenoli. La ricerca suggerisce che i polifenoli aiutano a ridurre il rischio di diabete, demenza, malattie cardiache e persino alcuni tipi di cancro [8].
Il favo è composto anche dalla cera d'api, la quale contiene alcoli e acidi grassi a catena lunga che risultano salutari per il cuore. Questi composti contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo [9, 10].
Benefici per il cuore
Il miele in favi può migliorare la salute del cuore. La ricerca dimostra che gli acidi grassi a catena lunga e gli alcoli presenti nella cera d'api possono ridurre i livelli elevati di colesterolo nel sangue, un fattore di rischio per le malattie cardiache.
Per esempio, una revisione ha rilevato che gli alcoli della cera d'api aiutano ad abbassare le lipoproteine a bassa densità (LDL o "colesterolo cattivo") fino al 29%, mentre aumentano le lipoproteine ad alta densità (HDL o "colesterolo buono") dell'8-15% [10].
Tuttavia, gli studi in questa revisione hanno fatto uso di alti livelli di alcoli isolati derivati dalla cera d'api, per cui è difficile capire se le piccole quantità di cera d'api nei favi possano portare agli stessi effetti.
Detto questo, diverse ricerche hanno dimostrato che il miele stesso potrebbe comunque avere la capacità di abbassare il colesterolo [11, 12, 13, 14].
In un piccolo studio, i partecipanti hanno dovuto assumere 70 grammi di zucchero o 70 grammi di miele al giorno. Dopo 30 giorni, in coloro che hanno mangiato il miele c'è stato un aumentato delle HDL del 3,3% e una diminuzione delle LDL del 5,8% [15].
Inoltre, la sostituzione dello zucchero con il miele può ridurre i livelli di trigliceridi fino al 19% [11, 12, 13, 14, 15].
Anche gli antiossidanti del miele possono aiutare a migliorare la salute cardiocircolatoria, favorendo la dilatazione delle arterie. Ciò può aumentare il flusso sanguigno e abbassare la pressione sanguigna, riducendo potenzialmente il rischio di formazione di coaguli di sangue, infarto e ictus [7].
In sostanza, la ricerca conferma che la sostituzione del saccarosio con il miele è indubbiamente una scelta più salutare per il cuore.
Proprietà antibatteriche del miele in favi
Il miele in favo può accrescere la capacità dell'organismo umano di combattere efficacemente alcuni batteri e funghi.
Per esempio, studi in provetta hanno constatato che gli estratti di cera d'api proteggono contro i funghi e i batteri che causano determinate malattie, tra cui lo Staphylococcus aureus, la Candida albicans, la Salmonella enterica ed l'E. coli [16].
Il miele è anche noto per le sue proprietà antimicrobiche e antiparassitarie. La ricerca indica che può aiutare a proteggere l'intestino contro il parassita intestinale Giardia lamblia [17].
Sono comunque necessari ulteriori studi sull'essere umano per confermare tali proprietà benefiche.
Il miele in favo aiuta a trattare la tosse nei bambini
Il miele nei favi può anche contribuire a ridurre la tosse nei bambini, i quali sono facilmente soggetti alle infezioni nelle vie aeree superiori che possono causare la tosse. La ricerca suggerisce che il miele può aiutare a sopprimere questo tipo di tosse [18].
In uno studio, mezzo cucchiaino (2,5 ml) di miele di grano saraceno 30 minuti prima di andare a dormire è risultato più efficace dello sciroppo per la tosse nell'alleviare il disagio causato dalla tosse nei bambini. Il gruppo di bambini che ha mangiato il miele di grano saraceno ha anche dormito meglio rispetto ai bimbi a cui è stato somministrato lo sciroppo per la tosse o niente [19].
Il miele in favo offre probabilmente gli stessi benefici del miele di grano saraceno utilizzato nello studio appena citato, ma non sono state condotte ricerche specifiche in questo senso.
Detto questo, il miele contiene spore dei batteri del C. botulinum, che possono essere dannose per i bambini piccoli. Per tale motivo, il miele non dovrebbero essere somministrato ai bambini di età inferiore a 12 mesi [20, 21].
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La cera d'api nei favi può migliorare la funzionalità epatica
La cera d'api presente nei favi può contribuire a migliorare la salute del fegato e le sue funzioni.
In uno studio di 24 settimane, una miscela composta da alcoli di cera d'api è stata somministrata quotidianamente alle persone con la malattia epatica. Il 48% di coloro che hanno assunto la miscela di alcoli ha riportato una diminuzione dei sintomi (come il dolore addominale, il gonfiore e la nausea), contro l'8% del gruppo placebo. Inoltre, la funzione epatica è tornata alla normalità nel 28% dei casi trattati con gli alcoli di cera d'api, rispetto allo 0% del gruppo placebo [22].
Sebbene questi risultati siano promettenti, non sono chiare le quantità di cera d'api necessarie per ottenere gli stessi benefici. Pertanto, sono indispensabili più studi sugli esseri umani prima che si possano trarre conclusioni importanti.
Come si mangia il miele in favo
Il miele in favo può essere consumato in vari modi. Innanzitutto, si puoi mangiare così com'è.
Può anche essere usato come dolcificante nello yogurt magro o per preparare i dolci, oppure su una fetta di pane o su altri alimenti che si prestano a essere dolcificati.
Il miele in favo si abbina bene ad alcune insalate o frutte, ma anche a salumi o a formaggi stagionati.
In genere, più il miele in favo è scuro più è ricco di composti benefici, come gli antiossidanti [23, 24].
Il miele in favo si mantiene bene a temperatura ambiente, anche per lunghi periodi. È probabile che si cristallizzi, ma la sua forma cristallizzata rimane comunque commestibile.
Potenziali rischi e pericoli del miele in favi
Il favo è generalmente considerato sicuro da mangiare. Tuttavia, poiché contiene miele, è a rischio di contaminazione da spore di C. botulinum. Queste sono particolarmente dannose per le donne in gravidanza e per i bambini sotto i 12 mesi di età [20, 21].
In alcuni casi, mangiare grandi quantità di favo può causare ostruzioni dello stomaco [25]. Per ridurre al minimo il rischio che ciò accada, potrebbe essere meglio evitare di consumare grandi quantità di favi, o semplicemente evitare le celle cerose.
Inoltre, le persone che soffrono di allergie al veleno d'ape o al polline dovrebbero prestare particolare attenzione al consumo di prodotti derivanti dalle api, incluso il miele nei favi, poiché potrebbero causare una reazione allergica [26].
È anche importante sottolineare che, nonostante i tanti potenziali benefici, il miele in favo rimane ricco di zuccheri, quindi va mangiato con moderazione.
In conclusione, il miele in favo è un prodotto naturale delle api. È costituito da celle cerose esagonali che contengono miele grezzo. Il miele in favo è commestibile, è ricco di antiossidanti polifenolici e offre numerosi potenziali benefici per la salute umana: aiuta a combattere batteri, funghi e infezioni, migliora la salute del cuore, e favorisce la funzionalità epatica. Detto questo, il miele in favi contiene molti zuccheri, quindi non bisogna abusarne.