Si sa che mangiare frutta e verdura fa bene, ed è così, anche la EWG (Environmental Working Group) tende a ribadirlo nonostante l'uso di pesticidi.
Tuttavia, la stessa EWG, per aiutare il consumatore a scegliere meglio i prodotti che compra, ha stilato anche quest'anno una lista degli alimenti contenenti i maggiori e i minori residui di pesticidi.
In questo modo sarà possibile individuare più facilmente i cibi maggiormente contaminati e sostituirli con prodotti biologici, per quanto possibile. Laddove invece rimane difficile ricorrere all'organico, comunque è sempre consigliato mangiare frutta e verdura, anche quella che troviamo nei normali negozi di alimentari.
Dunque, i 14 vegetali con un più alto tasso di residui pesticidi sono:
- mele
- sedano
- peperoni dolci
- pesche
- fragole
- nettarine
- uva
- spinaci
- lattuga
- cetriolo
- mirtilli
- patate
- fagioli verdi
- cavolo riccio e cavolo nero
Di seguito invece i 15 cibi contenenti una minore concentrazione di residui pesticidi:
- cipolle
- mais
- ananas
- avocado
- cavolo verza
- piselli
- asparagi
- mango
- melanzane
- kiwi
- melone
- patate dolci
- pompelmo
- anguria
- funghi
Solitamente nelle colture convenzionali di questi alimenti si usano insetticidi organofosforici (OP) altamente tossici. Tali insetticidi sono dannosi soprattutto per il sistema nervoso, e la loro azione consiste nell'inibire in modo irreversibile l'enzima acetilcolinesterasi (AchE).
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Tratto da:
http://www.ewg.org/foodnews/summary/